Stop al fumo in auto con bimbi e donne in attesa. Un disegno di legge che a breve potrebbe modificare il Codice della Strada.
Vietare il fumo in auto in presenza di bambini o donne in stato di gravidanza. Un disegno di legge che prima doveva essere approvato in tempi brevi direttamente in Consiglio dei Ministri, ma che poi si è deciso di discutere in sede parlamentare. Di fatto, un progetto rivoluzionario che potrebbe presto modificare il Codice della Strada. Il testo del provvedimento è stato presentato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ed è previsto anche il bando totale del fumo a scuola sia negli spazi interni che nelle aree all’aperto. Il disegno di legge prevede espressamente che non si possa fumare a bordo di auto in sosta o in movimento “in presenza di minori di anni diciotto e di donne in stato di gravidanza”.
Il Ministro ha quindi iniziato una vera e propria guerra al fumo nei veicoli, per la prima volta in Italia. Da sempre infatti è permesso fumare in auto senza limiti, sia soli sia in presenza di altre persone (bambini, anziani, malati, donne incinte, ecc). Una libertà che potrebbe avere le ore contate ed essere limitata nel giro di poche settimane, bloccando così l’uso delle sigarette in auto in alcuni casi. Purtroppo però, anche su un provvedimento di buon senso, il governo si è messo a litigare dilungando il dibattito sull’argomento.
La nota ufficiale del Consiglio dei Ministri parla di una preferenza a favore “un dibattito parlamentare che sensibilizzi l’opinione pubblica”. In realtà, pare, alcuni ministri si sono nettamente opposti al disegno di legge, motivo per cui non è potuto passare in breve tempo “scomodando” solo il Cdm.
Contraria in modo assoluto Emma Bonino, ministro degli Esteri, secondo la quale si tratta di puro “proibizionismo, è un attacco alla libertà individuale perché l’automobilista si vedrebbe negare uno “spazio privato sacrosanto”. Insomma, un no senza vie di uscita, tanto che la Bonino avrebbe detto: “Ma siamo matti? Non la sottoscriverò mai”. Una bagarre anche su un tema semplice da affrontare e su cui molto cittadini sarebbero d’accordo, fumatori compresi.
Immediata la replica del ministro Lorenzin: “A qualcuno forse sfugge che il provvedimento nasce da studi del ministero che confermano come il fumo sia la principale causa di decessi in Italia”. Non solo. Non dobbiamo dimenticare, come ha giustamente ricordato Aldo Ferrara, professore di malattie cardio-polmonari dell’Università di Siena, che il provvedimento non nasce solo per tutelare i bambini e le gestanti, ma anche lo stesso conducente dell’auto. Il danno maggiore, infatti, è proprio dell’automobilista, perché la sigaretta riduce di molto la prestazioni alla guida per il ridotto apporto di ossigeno. Insomma, guidare fumando significa danneggiare gli altri e soprattutto se stessi.