Il navigatore di bordo segnala al conducente la velocità da tenere per arrivare all’incrocio quando brilla il verde
Le lunghe code in attesa che scatti il verde? Dimenticatele. Ma solo se abitate a Verona. Nella città scaligera, infatti, sta per entrare in funzione un sistema altamente innovativo che farà diventare il semaforo rosso solo un brutto ricordo. Si chiama ‘sistema cooperativo‘ e in sostanza fa dialogare auto e semaforo in modo che il navigatore della vettura possa segnalare al conducente la velocità da tenere per arrivare all’incrocio quando brilla il verde. L’innovazione è targata Audi e Swarco, azienda specializzata nei Sistemi intelligenti di trasporto (i cosiddetti ITS), ed è tra le prime in Europa a venire messa a punto. Con questo sistema Verona punta a diventare la regina delle Smart City: l’obiettivo è infatti quello di favorire una mobilità più sicura e anche di dare una mano al problema del traffico.
Il meccanismo è semplice: è necessario connettere il sistema di controllo cittadino del traffico con i singoli automobilisti. Grazie a questa rete le vetture possono avvertire su come si stanno muovendo il sistema ‘centrale’ che a sua volta mette insieme le varie informazioni e ‘consiglia’ così semafori e automobilisti stessi. Praticamente, il sistema centrale, che conosce i tempi dei semafori, consiglia alle auto il ritmo di marcia e anche la direzione migliore da seguire. Ma non solo: avendo il polso della situazione stradale, può anche far cambiare i tempi di verde e rosso agli incroci, in modo da favorire una mobilità scorrevole e, va da sé, più sicura. Il tutto, poi, fa bene anche all’ambiente, visto che snellire il traffico, ridurre le code e abbattere i tempi di percorrenza fa calare sensibilmente le emissioni di Co2 nell’aria.
Con questa innovazione Verona diventa una delle sette città europee a introdurre tale meccanismo. Il progetto dell’Unione si chiama “Compass4D” ed è ovviamente orientato a migliorare la sicurezza sulle strade. Dall’Europa arriveranno ben 300mila euro di finanziamenti . Nella città scaligera sono previste due distinte fasi di applicazione. La prima, che si concluderà nel 2015, prevede la commessione di tutti i semafori: oltre ai 62 centralizzati, saranno infatti messi ‘in rete’ anche gli altri 104. Ciò permetterà ai veronesi di avere un quadro completo di traffico e al sistema di poter meglio regolare i flussi di auto. Nella fase successiva le informazioni che il sistema fornisce agli automobilisti saranno arricchite di altre notizie utili. Non solo: l’obiettivo è anche quello di permettere a tutti, anche ai cittadini a piedi o in bicicletta, di accedere al servizio attraverso il proprio smartphone.