Ammontano a 9 miliardi di euro le entrate nelle casse degli enti locali dovute alle tasse sulle auto. L’‘aumento dell’Rc auto da sola ha portato un gettito di 2,3 miliardi. Questi i dati forniti da Banca d’Italia. Un’ulteriore riprova, semmai ce ne fosse bisogno, di come la tassazione indiretta abbia ormai raggiunto livelli insopportabili.
Sono cifre da capogiro che insistono su un bene come l’auto ormai di prima necessità. Non si possono continuare a rastrellare risorse dai redditi delle famiglie – dichiara Pietro Giordano, Segretario generale Adiconsum – e non dare, al contempo, investimenti per lo sviluppo ed il rilancio dei consumi.
L’Rc Auto in Italia ha costi alti se paragonati alle assicurazioni auto dei Paesi europei.
Siamo in testa ad una classifica non certo positiva – prosegue Giordano – ed è tempo di aprire un tavolo trilaterale Governo-Compagnie assicurative- Associazioni consumatori che sviluppi un vero e proprio attacco nei confronti delle truffe assicurative, ma al contempo abbatta i premi assicurativi troppo alti e non giustificabili dalle truffe stesse.
Si tratta – continua Giordano – di ritoccare il sistema bonus-malus premiando gli automobilisti virtuosi e penalizzando chi opera da “pirata” nel settore. Si incrocino le banche dati della motorizzazione, compagne assicurative e Isvap per individuare facilmente chi specula e chi invece va premiato. E inoltre, dice ancora Giordano, basta far pagare solo alle famiglie-ammortizzatori sociali, i costi della crisi
Sono 28 milioni i cittadini che soffrono la crisi; più di 8 milioni i consumatori con redditi al di sotto della soglia di povertà. Ecco perché Adiconsum chiede alle Compagnie petrolifere di abbattere il prezzo della benzina, riequilibrandone così il costo, aumentato a seguito del varo dell’accisa di 2 cent/euro adottato dal Governo per il sisma in Emilia.
L’abbattimento potrebbe essere più di 2 centesimi – continua Giordano – Le condizioni ci sono tutte visto che il petrolio è a 81,79 dollari al barile e il brent è sceso sotto i 100 dollari.