I costi delle polizze RC auto sono più alte in Italia, rispetto al resto d’Europa, a causa di una frequenza dei sinistri doppia, risarcimenti molto più elevati (soprattutto per i danni alla persona) e un’inadeguata azione di contrasto delle frodi. Secondo l’Ania (associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) va modificato il meccanismo di calcolo dei forfait nel sistema del risarcimento diretto (visto che anche la legge già prevede la necessità di rivederlo). La questione fondamentale è consentire a ogni singola impresa di controllare come e quanto è stato liquidato per i danni causati dal proprio assicurato. Vanno poi incentivate le forme contrattuali, quali la clausola di risarcimento in forma specifica o l’utilizzo della scatola nera che determinano la riduzione dei prezzi, sempre rispettando la libertà delle imprese di offrire questi modelli contrattuali. L’Ania propone anche di eliminare qualunque elemento di incertezza sulle lesioni micro-permanenti, rendendo risarcibili solo quelle che emergono da indagini strumentali. Va rivisto il sistema bonus-malus, reso ormai obsoleto dagli interventi normativi che sono stati approvati nel tempo. Per l’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, va emanata con urgenza la tabella per la valutazione economica delle lesioni più gravi, ferma da mesi dopo aver completato l’iter. Il costo delle lesioni gravi in Italia, infatti, è il doppio che in altri Paesi.
Sul tema delle frodi, la posizione dell’Ania è chiara: le imprese italiane vorrebbero disporre degli stessi strumenti e modalità di indagine utilizzati dalle imprese di tutti gli altri Paesi e poter contare così su un sistema investigativo e giudiziario efficiente. La legge attribuisce all’Ivass nuovi poteri in materia, che vanno nella giusta direzione di favorire il coordinamento delle attività delle imprese con quelle delle forze dell’ordine, anche al fine di superare i problemi sollevati in passato in materia di privacy. Adesso, l’Ania sta collaborando con l’Ivass per costruire i database informatici necessari a identificare la mancata assicurazione e gli elementi di frode. Si tratta di un’azione di recupero della legalità, a vantaggio dell’intera collettività.
L’Antitrust, in un’indagine recente, ha confermato che i premi Rc auto in Italia sono in media più elevati e crescono più velocemente rispetto a quelli dei principali Paesi europei: il premio medio è più del doppio di quello della Francia e del Portogallo, supera quello tedesco dell’80% circa e quello olandese di quasi il 70%. La crescita dei prezzi delle polizze nel periodo 2006-2010 è stata circa il doppio di quella della zona Euro e quasi il triplo di quella registrata in Francia. Parallelamente l’Italia si caratterizza per la frequenza e il costo medio dei sinistri più elevati tra i principali Paesi europei: in particolare, la frequenza dei sinistri è quasi il doppio rispetto alla Francia e all’Olanda e supera di circa il 30% quella della Germania. Il costo medio dei sinistri in Italia supera quello della Francia di circa il 13%, quello della Germania di oltre il 20% ed è più del doppio di quello del Portogallo. Tuttavia il numero delle frodi accertate ai danni delle compagnie in Italia appare quattro volte inferiore a quello accertato dalle compagnie nel Regno Unito e la metà di quello accertato in Francia. Una situazione ai limiti del paradosso.