È dei giorni scorsi la notizia che l’ACI ha avanzato una proposta articolata in quattro punti per cercare di ridurre i premi assicurativi per le polizze RC Auto. La proposta nasce dal libro inchiesta di Vincenzo Borgomeo “Il Libro nero dell’RC Auto” che descrive i comportamenti scorretti da parte degli automobilisti che concorrono all’aumento dei premi assicurativi.
Per ridurre i premi secondo l’ACI, il primo intervento da attuare è quello ci combattere pesantemente le truffe e cercare di contenere i costi. Secondo l’ACI, infatti, nel nostro Paese circolano circa 3 milioni di auto che non sono assicurate e il 23% dei danni nei casi di sinistri sono fisici, contro il 10% in Francia, Belgio e Germania e l’11% nel Regno Unito. Il danno fisico più denunciato dagli italiani è il colpo di frusta che spesso è un semplice dolore al collo, ma che costituisce il 15% dei risarcimenti totali da parte delle Assicurazioni. In più, si hanno a disposizione due anni per richiedere i danni alla compagnia di assicurazione, senza la necessità di sottoporre l’auto a perizia. Tutto questo favorisce frodi e falsi sinistri.
Tra le proposte dell’ACI è previsto un termine di 90 giorni per presentare richiesta di danni all’Assicurazione, l’introduzione della risarcibilità in natura del danno, cioè riparando direttamente il danno e non versando denaro. Terzo elemento, rendere risarcibili solo danni accertati tramite perizia obbligatoria. Ultimo punto riguarda l’introduzione e approvazione di una tabella nazionale risarcimenti e una tabella unica nazionale sul danno morale da morte allineata ai valori europei, e una revisione della tassazione sulle polizza RC Auto.