Polizze false, attenzione a questi siti internet. L’Ivass ha evidenziato un raddoppio delle polizze RC auto false nell’ultimo anno
Ora è allarme per le assicurazioni false o contraffatte in Italia. Un trend in forte crescita. Se è vero che la RC auto è divenuta un vero e proprio problema per gli automobilisti che devono far fronte a troppe spese per il mantenimento della vettura, è altrettanto vero che in troppi ormai raggirano la questione attraverso falsificazioni che mettono a rischio se stessi e gli altri automobilisti. Insomma, si tenta di abbattere i costi della vettura e si cercano le soluzioni meno care, ma non sempre in regola. La fotografia è scattata dall’Ivass, che attraverso i dati riferiti all’ultimo anno, ha messo in evidenza un raddoppio delle polizze false nel giro di un solo anno.
Fioccano, in Italia, i siti online che offrono pacchetti assicurativi a prezzi stracciati, e che attirano di conseguenza i clienti alla ricerca del prezzo più conveniente. Ma sono tutti leciti? No, anzi. Cerchiamo di capire perché. Molti portali “usano” il nome di grosse compagnie assicurative che possono lecitamente operare in Italia. Ma c’è il trucco. Dietro queste compagnie si nasconono nomi di persone che non sono iscritte nel Registro unico degli intermediari assicurativi e che quindi non possono svolgere quella funzione. L’Autorità garante delle assicurazioni ha segnalato ben cinque siti internet, molto usati da automobilisti in cerca di risparmio, ma che non sono assolutamente conformi alla disciplina sull’intermediazione assicurativa. Si tratta di autotranzit.it; tranzitior.com; emissione5giorni.com; polizza5giorni.it; privatimport.it.
Vediamo nel dettaglio come operano. Uno degli ultimi casi, come ha spiegato l‘Ivass, riguarda la Sara Assicurazioni, compagnia nota e che è quella ufficiale dell’Aci. Molte polizze che riportavano il nome di questa compagnia sono invece risultate false e diffuse da broker che operavano a nome di Sara Assicurazioni, ma senza i quali la compagnia non aveva in realtà alcun rapporto. In un caso del genere, dunque, gli automobilisti non sono in realtà coperti dalla polizza. Spesso, in generale, sui siti si trovano maxi slogan che promettono assicurazione, tagliando, contrassegno e quant’altro a prezzi stracciati. E proprio quando si trovano queste cifre cosi low cost che deve suonare il campanello d’allarme e capire che c’è qualcosa che non va.
Perché chi sconta le conseguenze dei ragiri sono solo gli automobilisti che non sanno di aver sottoscritto una polizza del tutto inesistente e che in caso di incidente non è coperto e anzi rischia il sequestro del mezzo. Come difendersi dalle truffe? Basta informarsi sui dati che identificano l’intermediario assicurativo che devono essere ben visibili sul sito: ci deve essere l’indirizzo della sede, numero di telefono e fax, e-mail e soprattutto la data di iscrizione al registro unico degli intermediari assicurativi.