Più inquini più paghi: ecco i nuovi incentivi auto. Il Governo lavora ad una proposta bonus-malus per l’inquinamento auto
Come si fa a incentivare l’acquisto di auto verdi senza metterci un euro? Semplice: tassando le vetture che inquinano di più. E’ questa, in soldoni, l’idea a cui sta lavorando il governo su proposta del ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato.In pratica si tratta di un meccanismo bonus-malus che ha il pregio di non gravare affatto sulle (vuote) casse dello Stato. Dovrebbe funzionare così: per l’acquisto delle automobili che vantano emissioni di CO2 inferiori a una determinata soglia, ancora da stabilire, si prevede un bonus. Questo incentivo viene a sua volta finanziato da una tassa sull’immatricolazione delle auto le cui emissioni invece superano la fatidica soglia. Ovviamente, l’ammontare della tassa sarà proporzionale alla quantità di Co2 rilasciata nell’aria. Più inquini più paghi, insomma.
In questi giorni, dopo l’annuncio del ministro, i tecnici del dicastero stanno lavorando sui dettagli della proposta, certi che la Ragioneria generale dello Stato darà il suo via libera ad una forma di ‘aiuto’ a saldo zero. Proprio come direbbe no a un sistema di incentivazione classico (tipo quello per la rottamazione) che invece avrebbe costi elevati. Zanonato ha ‘copiato’ l’idea del bonus-malus dai francesi. Oltralpe infatti il meccanismo è già in atto e ha fatto aumentare sensibilmente il parco circolante di auto a trazione alternativa. Solo che presenta qualche problema: il sistema di incentivi ha fatto crollare le immatricolazioni delle vetture più inquinanti, determinando quindi uno squilibrio tra bonus e malus. In mancanza di fondi per coprire il gran numero di bonus, Parigi ha deciso, a partire dal gennaio prossimo, di abbassare la soglia di emissioni e di alzare il ‘prezzo’ di ogni grammo di Co2 per chilometro emesso dalle vetture meno virtuose.
Inevitabile la protesta dei costruttori di vetture di pregio, come Bmw Volkswagen e Mercedes, che parlano di un penalizzazione di Stato. Di questo problema Zanonato ha già parlato, spiegando che nei prossimi giorni proporrà alle case automobilistiche misure per favorire i sistemi di propulsione alternativa. Se questo meccanismo di bonus-malus andasse in porto si può supporre che sarebbe definitivamente eliminato l’attuale superbollo sulle macchine più potenti così come gli incentivi per la rottamazione (già molto esigui peraltro). Non solo: il bonus non varrebbe solo per le quattroruote elettriche, a metano, a Gpl e comunque a basse emissioni di CO2, ma anche per moto e scooter green.