Patenti low cost, occhio alla truffa. Il fenomeno delle false patenti a prezzi stracciati è sempre più diffuso, anche dietro l’acquisto di coupon online.
Anche cento euro, tutto incluso, per fare il corso e ottenere la patente. Prezzi stracciati per avere il documento per guidare senza troppi sforzi, senza studiare, senza prepararsi con la pratica. Si chiamano le patenti “low cost” e sono sempre più diffuse. Un mercato occulto in piena evoluzione, soprattutto su internet, dove si offrono corsi a basso prezzo: teoria, pratica, foglio rosa, esami e lezioni di guida. Con sconti che raggiungono anche il 90% rispetto ad una normale scuola guida.
Attenzione però, perché dietro l’apparente convenienza si cela la truffa e soprattutto spese nascoste agli occhi dell’acquirente. Occhio quindi, spiega Emilio Patella, segretario dell’Unasca (Unione Nazione Autoscuole) perché “c’è il sospetto che si guadagni sulle bocciature”. Bisogna tener presente, tra l’altro, che da gennaio 2013 è entrata in vigore la riforma europea delle patenti e, per esempio, le esercitazioni devono essere obbligatoriamente svolte anche sulla viabilità extraurbana e col buio. Ovviamente questi corsi facili non rispettano certo la nuova normativa.
Insomma, si tratta per lo più di un imbroglio, anche perché imparare a guidare è qualcosa di serio prima di tutto per la propria incolumità. E dunque è meglio stare attenti al risparmio così facile. E poi va ricordato che le autoscuole professionali per poter garantire corsi di qualità investono sempre su aggiornamenti, certificazioni, sicurezza, formatori, strumenti didattici, tecnologie. E tutto questo ha un costo anche notevole, che non può essere giustificato con una spesa di 100 euro per i corsi.
Ma vediamo nel dettaglio dove sta la truffa. L’Unasca ha acquistato un coupon low cost e ha inviato un operatore nella scuola guida di riferimento. Che cosa è successo? Una volta arrivati in autoscuola per il corso la sorpresa: la data dell’esame era già stata stabilita dopo appena un mese. E se per caso si voleva spostarla perché si riteneva di aver bisogno di più tempo, l’autoscuola chiedeva ulteriori 50 euro. In caso di bocciatura, poi, ci volevano altri 150 euro, e 200 euro per ripetere l’esame pratico. Non solo quindi la qualità del servizio è scarsa e mette in pericolo la sicurezza stradale, ma cela anche una serie di pagamenti post acquisto non previsti da chi desidera prendere le patente.