Pagare il mutuo della casa, con la crisi che accelera al posto di frenare, diventa sempre più difficile. Le rate diventano più costose con l’andare del tempo, e sempre meno famiglie riescono a sostenere questa spesa. Non solo. Può anche capitare che, rispetto a quando si è firmato il contratto di mutuo, le condizioni di lavoro, o peggio ancora quelle di salute siano peggiorate.
Che fare in questi casi? Come si può sospendere il pagamento delle rate del mutuo? E’ bene sapere che, per venire incontro alle famiglie, l’Abi (Associazione bancaria italiana) ha rinnovato ancora una volta (è il quinto anno) il “Piano per le famiglie“, un progetto che prevede la possibilità, se necessario, di chiedere la sospensione del pagamento del mutuo. Il piano Abi riguarda i mutui prima casa fino a 150mila euro ed esclude quelli variabili a rata costante. Come riferimento c’è il reddito lordo imponibile, che non deve superare 40mila euro. Attenzione però, perché esiste un regolamento previso per usufruire del Piano. Le domande devono essere fatte e consegnate in banca, e devo obbligatoriamente essere presentate entro il 31 marzo.
Una volta presentata la richiesta, bisogna aspettare che venga attivato il “Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa”, un fondo nato nel 2010, ma per ora inattivo. Il 30 gennaio sono stati però fatti alcuni passi avanti perché si possa realmente usufruire del fondo. La Commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera al nuovo regolamento per il funzionamento del fondo. Ora bisogna attendere l’approvazione del Senato. Se tutto andasse per il verso giusto il “Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa” potrebbe entrare, a partire da aprile nel “Piano famiglie”. L’obiettivo è fare in modo che le famiglie in difficoltà economica e che non riescono ad arrivare a fine mese, possano trovare un aiuto concreto, sospendendo appunto la rata del mutuo.
Esistono comunque alcune condizioni necessarie affinché il mutuo possa essere “bloccato”. Il “Fondo di solidarietà” infatti, a differenza del “Piano famiglie”, che “aiuta” anche chi perde un posto di lavoro a tempo determinato oppure va in cassa integrazione, il “Fondo di solidarietà” prevede la sospensione del mutuo solo a chi ha perso un posto di lavoro a tempo indeterminato. Il fondo offre l’opportunità di ricevere una sospensione massima di 18 mesi.