Multe, lo sconto non vale per le infrazioni gravi. Lo sconto del 30% se si paga la multa entro 5 giorni vale solo per le infrazioni lievi
Una corsa contro il tempo. Un boom imprevisto ma che fa gola alle casse dei comuni. Tantissimi gli automobilisti che ogni giorno si stanno presentano agli sportelli per pagare la multa entro 5 giorni dalla sanzione sfruttando così lo sconto del 30 per cento. D’altra parte in tempi di crisi in molti decidono di pagare prima evitando ricorsi (che possono essere persi), risparmiando così non poco sulla sanzione. Ecco alcuni esempio: una sanzione di 168 euro, se pagata entro 5 giorni, viene a costare 117 euro, una da 41 scende a 28,70 euro.
Tutte cifre che oggi fanno la differenza sui bilanci familiari già parecchio in difficoltà. Insomma, i comuni stanno raggiungendo il loro obiettivo. Circa una multa su tre, infatti, non viene pagata o perché l’automobilista fa ricorso al prefetto o al giudice di pace o perché aspetta la cartella esattoriale. L’obiettivo del decreto, cioè diminuire la percentuale di multe non pagate, sta già andando in porto. Eppure, se le multe ‘ridotte’ del 30% valgono anche se l’automobilista viene beccato senza Rc auto (ma entro 60 giorni si deve provvedere alla copertura assicurativa), non si può avere il maxi-sconto in caso di “infrazioni gravi“. A dettare la linea dura nei confronti di automobilisti troppo indisciplinati è stato lo stesso ministero dell’Interno con la circolare del 16 settembre. Si legge infatti che le infrazioni gravi (quelle che per esempio prevedono il ritiro della patente, come nel caso di guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droga) eliminano la possibilità di usufruire dello sconto del 30% sulle multe, anche se i pagamenti avvengono entro i 5 giorni.
Non solo: non possono beneficiare dello sconto anche coloro i quali commettono un’infrazione grave alla guida di una bicicletta (che non presuppone cioè il possesso di una patente). La circolare detta legge anche per quel che riguarda la confisca del veicolo. Gli automobilisti a cui viene sequestrato il mezzo non possono avere lo scontro del 30 per cento: insomma, per tutte le contravvenzioni gravi viene escluse la possibilità di un pagamento in forma ridotta. Infine, sono esclusi dal pagamento con “saldo” gli automobilisti che decidono di pagare a rate la contravvenzione. Il perché è presto detto: se si richiede di pagare in piccole parti la sanzione amministrativa, vuol dire che si esclude la possibilità di pagarla subito attraverso lo scontro del 30 per cento.