Non solo l’Italia soffre, ormai da mesi. Il mercato dell’auto crolla anche in tutta l’Europa. Segnali negativi già previsti, ma che sono stati tutti confermati dai dati ufficiali. Dati che parlano di un tracollo delle immatricolazioni. Gli Italiani, gli europei, non acquistano più un’auto. Hanno altre priorità con la crisi, che incide sui consumi in tutti i suoi aspetti. Lo scorso mese le immatricolazioni, calcolate nei 27 Paesi dell’Unione europea sono state solo 829.359, il 10,2% in meno rispetto allo stesso periodo del 2012.
Nel dettaglio i dati ci dicono che ormai la crisi riguarda tutti i mercati e tutti i paesi europei. L’unica eccezione è la Gran Bretagna che anzi si piazza tra i primi cinque mercati al mondo. Il Regno Unito ha segnato un più 7,9% a febbraio. Va malissimo invece la Germania, che ha subito un pesante tracollo segnando un -10,5%. La Francia ha perso, nel mese di febbraio il 12,1%. Ma è l’Italia a subire il tonfo più forte per il mercato dell’auto perdendo ben il 17,4%. La novità, in Italia, è che nel mese di febbraio sono andate malissimo anche le immatricolazioni del gruppo Fiat, che nei mesi scorsi era uscita indenne dalla crisi del mercato auto. E non solo in Italia è andato male il Lingotto. Nei 27 Paesi Ue più quelli Efta le vendita hanno registrato un calo del 15,75 a 55.985 unità dalle 66.448 registrate nello stesso mese dell’anno precedente.
La casa automobilistica torinese ha segnato un calo calo del 6,7% a 43.698 unità contro le 46.838 di febbraio 2012. Secondo i dati Acea, l’associazione dei costruttori d’auto europei, la quota Fiat à scesa al 6,8% dal 7,2% dell’anno precedente. E’ cresciuta invece la quota del marchio Fiat passata dal 5,1 al 5,3%. Un miglioramento, secondo l’Anfia può dipendere solo da quanto i Governi dei Paesi più colpiti dalla crisi, e quindi l’Italia riusciranno a recuperare competitività e risollevare il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese attualmente ancora minato da molti elementi di incertezza.
Molto negativo anche il commento del Codacons. “E’ evidente che la crisi del mercato auto è così profonda che gli incentivi decisi dal Governo suonano come una presa in giro”. Ricordiamo che sono stati stanziati appena 120 milioni di euro in 3 anni per le auto, di cui solo 4,5 destinati nel 2013 ai privati. Troppo poco per l’associazione dei consumatori per far ripartire un mercato in profonda crisi.