Nuovo tonfo delle immatricolazioni a febbraio. Il mercato dell’auto sembra non volersi riprendere e la crisi affossa gli acquisti ogni mese di più. A febbraio 2013 sono state immatricolate, secondo i dati della Motorizzazione, 222.406 auto. Un -17,33% rispetto allo stesso periodo del 2012, quando invece furono immatricolate 269.017 auto. Per quel che riguarda l’usato, invece, nel gennaio-febbraio di quest’anno ci sono stati 713.544 passaggi di proprietà, un +3,57 rispetto a gennaio-febbraio 2012.
Lo scorso mese, il volume globale delle vendite (451.822 autovetture) ha dunque interessato per il 24% auto nuove e per il 76% auto usate. “Ancora volumi bassissimi per il mercato italiano” – ha commentato l’Anfia, che parla di mercato dell’auto tornato ai livelli di trent’anni fa, ricordando come il 1983 sia stato un anno nero per le vendite. Chi riesce a “sopravvivere” a questa crisi del mercato auto è, anche questa volta, Fiat. Con quasi 31 mila immatricolazioni, il Lingotto migliora addirittura la quota di uno 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e si attesta al 28,5%. La auto più venduta in assoluto è la Panda, seguita dalla Punto che continua ad avere un grande successo.
Tra le prime dieci vetture più vendute compare anche la Ypsilon e la 500. Tra le auto medie, Giulietta continua a confermarsi come “auto molto apprezzata”, con una quota nel segmento C del 10,9 per cento. A peggiorare una situazione già non troppo rosea si aggiunge uno studio dell’Aci-Censis sull’automobile, secondo il quale oltre la metà degli italiani (precisamente il 53%) non ha alcuna attenzione di acquistare una nuova auto almeno fino al 2016. La motivazione data dagli intervistati riguarda i costi di esercizio e soprattutto le tasse sull’auto troppo elevate.