Dalla Spagna alla Francia, da Jerez de la Frontera a Le Mans. La MotoGP lascia le temperature estive della pista andalusa per abbracciare quelle più fresche dello storico circuito Bugatti. Situata a 200 km a sud-est di Parigi, la pista transalpina obbliga i piloti a brusche frenate e improvvise accelerazioni. Una prima curva tra le più veloci del campionato e molte pieghe da prima e seconda marcia. Il tracciato è composto da nove curve a destra e solo quattro a sinistra.
Marc Marquez arriva in Francia al comando della classifica, con appena tre punti di vantaggio sul compagno di box Dani Pedrosa e quattro su Jorge Lorenzo. Il rookie della Honda, al debutto nella classe regina, ha dimostrato di non avere alcun timore reverenziale nei confronti dei suoi avversari che corrono da diversi anni in MotoGP. Un atteggiamento confermato dalla “spallata” a Lorenzo, all’ultima curva nell’ultimo giro del GP di Jerez, proprio nel tornante intitolato al maiorchino della Yamaha. Un contatto che fa correre la memoria indietro nel tempo. La stessa mossa infatti era stata usata, nel 2005, da Valentino Rossi nei confronti di Sete Gibernau. Allora però il sorpasso valeva la vittoria, mentre nel caso di Marquez il secondo gradino del podio. Punti pesanti, comunque, per balzare in testa al Mondiale. Chi pensava che lo spagnolo della Honda avrebbe passato il primo anno in MotoGP a fare apprendistato si è dovuto ricredere. In Francia però Marquez non avrà vita facile. Lorenzo vuole riscattare con gli interessi la beffa subita a Jerez e farà di tutto per vendicare il sorpasso incassato (a Le Mans ha vinto tre delle ultime quattro edizioni). Pedrosa, dal canto suo, è a caccia del bis dopo il trionfo spagnolo, ma dovrà difendersi in una gara al termine della quale, da quando corre nella classe regina, è salito solo due volte sul podio (nel 2006 e 2009). Anche Valentino Rossi (lontano 18 punti da Marquez) ha fame di vittorie, dopo il lungo digiuno nel biennio ducatista. Due dei tre podi ottenuti in sella alla moto di Borgo Panigale li ha conquistati proprio in Francia (terzo nel 2011 e secondo nel 2012). Una pista amica del pesarese, quindi. Da qui il “dottore” punterà a un risultato all’altezza delle aspettative, a partire dalla prima fila nelle qualifiche. Tra i pretendenti c’è pure Cal Crutchlow, l’inglese del team Tech 3 che il sella alla Yamaha M1 ha fatto vedere di essere fenomenale sul giro singolo. Serve però più consistenza in gara, per portare a casa il primo podio della stagione. Occhio anche a Stefan Bradl (LCR Honda), che ha voglia di riscatto dopo due cadute in tre gare, e Alvaro Bautista (Go&Fun Honda Gresini), sempre a punti quest’anno nelle prime otto posizioni. In casa Ducati, ancora out Ben Spies per un problema alla spalla. Al suo posto confermato Michele Pirro, già al via in Spagna con una moto laboratorio. Andrea Iannone, dopo l’operazione a Barcellona per un problema all’avambraccio destro, proverà a stringere i denti. Il pilota abruzzese, in condizioni non perfette, dovrà fare i conti anche con la ferita al ginocchio sinistro, infortunato nella caduta durante le prove del sabato a Jerez de la Frontera. Andrea Dovizioso e Nicky Hayden, invece, dovranno aspettare la fine di giugno per il nuovo telaio, con la speranza di ridurre il gap dagli avversari.