La McLaren compie cinquant’anni, e per festeggiare lancia un cortometraggio dedicato al suo fondatore, Bruce McLaren, scomparso nel 1970 a seguito di un incidente sul circuito di Goodwood. Il film, primo di una trilogia realizzata dal regista svedese Marcus Söderlund, noto per i suoi video musicali, esplora dal punto di vista umano i valori e gli ideali che stanno dietro al fondatore del brand, dandogli un volto inedito ed umano.
“La vita si misura in risultati, non in anni”: con questa frase, a soli 27 anni, Bruce McLaren fondava la sua impresa, insieme a poche altre persone. Oggi, nel 2013, sono più di 2mila le persone che vi lavorano, con alle spalle 182 vittorie in Formula 1 – a partire dal Gran Premio di Monaco del 1966 – e sono pronte a festeggiare, il 2 settembre, il mezzo secolo di attività. Il regista ha costruito il cortometraggio, realizzato secondo i dettami del suo stile surreale, sull’idea che lo spirito del defunto Bruce McLaren torni a visitare il luogo dell’incidente nel quale perse la vita all’età di soli 32 anni, ovvero il circuito di Goodwood. La rievocazione è accompagnata da un monologo dello stesso Bruce, che si conclude con le emozionanti parole: “Quello che potrebbe sembrare una tragica fine, non fu che un inizio. Come ho sempre detto, vale davvero la pena fare le cose per bene, e morire cercando di far meglio non è una follia”.
Bruce Leslie McLaren, neozelandese, pilota ed ingegnere di auto da corsa, fondò la Bruce McLaren Motor Racing Ltd nel 1963, mentre contemporaneamente continuava a gareggiare – e a vincere – in Formula 1 con la Cooper. Quando finalmente la lasciò, iniziò a gareggiare per la propria squadra corse, insieme al copilota Denny Hulme: e i risultati non si fecero attendere. Difatti Bruce vinse subito il primo GP su una sua auto a Spa nel 1968, mentre Hulme vinse due volte su una McLaren. Quando la Canadian-American Challenge Cup prese piede, le auto McLaren iniziarono a stravincere, diventando imbattibili. Fu proprio a bordo di una sua vettura da CanAm che McLaren perse la vita, mentre stava provando la nuova M8D, uscendo di strada e andando a sbattere a forte velocità. Il suo nome sopravvive nel McLaren Racing Team, uno dei più importanti del campionato di Formula 1, e nel 1991 la McLaren venne introdotta nella International Motorsports Hall Of Fame. Tonando ai festeggiamenti per i cinquant’anni di attività, il film di Söderlund descrive una particolare interpretazione della visione del mondo di Bruce McLaren, decisamente emotiva ed umana. Per restare informati sull’uscita dei successivi due capitoli della trilogia, è possibile consultare il sito web e la pagina Facebook della casa automobilistica e sul canale YouTube di McLaren Automotive.