Se ti sei chiesto come mai i prezzi delle polizze RC Auto siano così alti, la risposta ti viene fornita direttamente dalle compagnie assicurative: è colpa delle frodi e di quelli assicurati che cercano di ottenere risarcimenti a seguito d’incidenti falsi o gonfiati. Se l’azione di contrasto delle frodi riuscisse a ridurre la frequenza dei sinistri, sostiene l’ISVAP, il costo dei risarcimenti si ridurrebbe di circa il 30%, con ricadute evidenti sulle tariffe. Secondo le stime dell’ISVAP a far salire la percentuale nazionale di frodi sono le regioni del sud, capitanate da Napoli, agli antipodi i valdostani, ritenuti i più ligi nei confronti delle compagnie assicurative.
Il settore assicurativo non sembrerebbe in condizione di contrastare efficacemente il fenomeno criminoso a causa dei limiti imposti dalla tutela della privacy, che impediscono di attivare archivi informatici, utilizzabili dalle imprese assicurative per un’attività d’intelligence sulle richieste di risarcimento sospette.
L’ANIA ha proposto la costituzione di un ufficio antifrode pubblico, finanziato dalle compagnie assicurative, che raccolga tutte le banche dati esistenti in materia e le metta a disposizione degli operatori. Sistemi simili esistono già in altri Stati europei e stanno portando i loro frutti. La speranza è che questo organismo possa davvero avere un impatto determinante nella lotta alle truffe e portare grossi benefici alle tariffe e quindi a tutti gli assicurati.