L’auto? Si usa meno e meglio. Gli automobilisti europei sono diventati più virtuosi
Qualcuno li chiama i benefici della crisi. Perché se è vero che in tempi di ristrettezze economiche le abitudini cambiano, è vero anche che molte prassi mutano in meglio. Da un’indagine condotta da Bipe in sette Stati (Italia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Francia, Paesi Bassi e Belgio), intervistando 1.000 persone in ogni Paese, risulta che gli automobilisti europei sono diventati più virtuosi.
Proprio a causa dell’aumento dei costi, infatti, in tanti stanno cercando di ottimizzare sempre di più l’utilizzo della propria vettura. E dal sondaggio emerge che l’ottimizzazione consiste nell’usare meno e meglio le quattroruote, visto che il 79% punta il dito contro l’aumento del prezzo dei carburanti e il 74% contro quello dei consumi. Senza però rottamare definitivamente un mezzo che resta importante per la vita di tutti i giorni: ben il 67% degli intervistati sottolinea come la propria auto è “assolutamente essenziale“. Il lasciare la macchina nel box comporta l’utilizzo di mezzi alternativi. I mezzi pubblici e la bicicletta, per esempio, vengono utilizzati dal 53% del campione. Oltre uno su due.
Ovviamente la situazione varia parecchio a seconda dei singoli Paesi. In Italia e in Francia, per esempio, resta molto alta la percentuale di chi dichiara di usare l’automobile almeno una volta a settimana: l’80%. Negli altri Stati la percentuale è in media del 70%. Altrove, come nei Paesi Bassi, l’utilizzo delle due ruote raggiunge dei picchi incredibili. Qui la bici ha una percentuale del 53% e l’auto del 65% (il minimo in Europa). I mezzi pubblici, invece, funzionano molto bene in Spagna, dove a servirsene ogni giorno è il 42% degli intervistati, mentre non piacciono molto ai francesi (28%).
Quello che però accomuna tutti i Paesi è il progressivo abbandono dell’automobile durante la settimana: si passa dall’11% dell’indagine precedente all’attuale 14%. In testa c’è sempre l’Olanda con il 19%, dove, va detto, i costi per gli automobilisti sono i più alti d’Europa.
Anche i tedeschi sono sempre meno affezionati all’auto, ma lo fanno soprattutto per motivi ambientali. In Germania, si sa, è molto forte l’anima ecologica: il 55% punta il dito contro i motori quando si parla di inquinamento, contro il 36% della media europea. Poi ci sono i comportamenti virtuosi. Oltre 3 intervistati su 5 assicurano di aver cambiato abitudini negli ultimi 6 mesi e di concentrare tutti gli spostamenti in una volta o di fare acquisti in zone più vicine a casa. Non solo: ben il 63% ha anche cambiato il proprio modo di guidare, preferendo un’andatura più contenuta per consumare meno.