Il Governo ha aperto un canale diretto con gli automobilisti per supporto e suggerimenti al Codice della Strada attraverso il portale dell’Automobilista.
Il nuovo Codice della Strada lo facciamo noi. Con consigli, indicazioni, suggerimenti. Il Governo ha annunciato di aver aperto un canale diretto con i cittadini per raccogliere consigli. Insomma, una serie di leggi che regolamentano la sicurezza stradale fatte su misura. E’ una rivoluzione l’opportunità data dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ai cittadini, che diventano finalmente parte attiva nella riforma del Codice della Strada. Il Codice è infatti in questi giorni in discussione in Parlamento per tutte le norme che riguardano in particolare la sicurezza stradale. Un’iniziativa che segue a quella del lancio dell’applicazione ‘iPatente‘, che serve ad accedere anche con lo smartphone ai servizi del Portale dell’Automobilista e a consultare i propri dati relativi a patente e veicoli
La novità è partita lunedì 9 dicembre. Qualunque automobilista (e non solo) potrà intervenire direttamente sulla homepage del Portale dell’Automobilista (www.ilportaledellautomobilista.it) per dare spunti e suggerimenti da inserire nella prossima revisione delle norme stradali. Come? E’ semplicissimo. Basterà cliccare nella sezione Nuovo Codice della Strada e lasciare un messaggio con proposte di modifica e di nuove leggi. Il tempo per raccogliere la voce degli utenti andrà avanti fino al 31 maggio 2014 ed è disponibile a tutti, senza alcun bisogno di registrarsi al sito.
“Il nuovo codice – spiega il sottosegretario Erasmo D’Angelis con delega anche alla sicurezza stradale e alla riforma del Codice della Strada – sarà più leggibile, snello, con 70-80 articoli, un terzo di oggi, e verrà distribuito anche nelle scuole. E’ importante che siano chiare le regole e i diritti e i doveri di tutti gli utenti della strada e i contributi inviati ci aiuteranno a costruire il Codice”.
Il tema centrale del nuovo codice sarà la sicurezza stradale. Ecco perché gli utenti potranno sbizzarrissi su questo argomento. Il motivo è chiaro. I numeri, purtroppo, sono drammatici: solo nel 2012 ci sono stati sulle strade italiane 3.650 morti e 260.500 feriti, mentre negli ultimi 12 anni sono morte 63.941 persone a causa degli incidenti stradali. Dunque il Governo punta a creare nuove leggi responsabilizzino chi guida, e che tuteli maggiormente pedoni e ciclisti. Non è escluso che nel nuovo Codide della strada, inoltre, rientri il tanto richiesto omicidio stradale per chi guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti provocando incidenti mortali.