Praticamente una via di mezzo tra il tradizionale car sharing e il carpooling. Stiamo parlando della nuova tendenza in fatto di mobilità che già dilaga nel resto d’Europa (a Parigi e Berlino è diffusissima) e che potrebbe presto arrivare anche in Italia: l’affitto delle auto tra privati.
Il principio è semplice: le nostre vetture passano quasi il 90% della loro esistenza parcheggiate (soprattutto nelle grandi città dove spesso ci si sposta con i mezzi pubblici) e finiscono per essere soprattutto una fonte di costi per i proprietari. Come rifarsi allora almeno delle spese? Affittando l’auto quando sappiamo che non ci servirà. Esempio: dovete partire per un viaggio? Bene, la vostra automobile in quel periodo potrà tranquillamente essere utilizzata da un’altra persona che, ovviamente, vi pagherà un affitto. Insomma, il principio è semplicissimo e potrebbe davvero garantire ai proprietari di un’auto un piccolo gruzzolo con cui rifarsi almeno delle spese dell’auto e ai clienti di non dover passare dai spesso carissimi autonoleggi. E’ stato calcolato che si può arrivare a guadagnare anche mille euro al mese o, almeno, l’equivalente delle spese annuali (circa 3.500 euro).
A facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta c’è ancora una volta la Rete, che metterà in contatto le persone proprio come avviene già per il carpooling.Il funzionamento è semplicissimo: il potenziale cliente si iscrive a una piattaforma dando le sue generalità e il suo numero di patente. Lo stesso fa il proprietario dell’auto fornendo i dati della vettura che si impegna a mantenere in buone condizioni soprattutto sul fronte della sicurezza. Una volta che il cliente ha scelto la vettura più comoda e disponibile la prenota o su internet o tramite un’app e a quel punto paga solo l’utilizzo effettivo. Per la consegna delle chiavi, i due si mettono d’accordo o incontrandosi o scambiandosele in un posto a entrambi comodo.
Il problema in Italia è solo assicurativo: le polizze per ora prevedono coperture solo in caso di utilizzo privato del mezzo. Ma tutto può evolversi, assicurano dall’Aci, dove si stanno studiando dei pacchetti assicurativi specifici o integrativi proprio per l’affitto tra privati. L’Automobile Club vorrebbe anche creare delle “piazze virtuali” dove far incontrare domanda e offerta in modo da garantire la qualità e la sicurezza delle auto proposte. Non solo: l’Aci parla anche di un vuoto normativo in questione da colmare velocemente per garantire i diritti dei contraenti anche in tema di sicurezza stradale.