Le auto a GPL, ormai, sono sempre più richieste. La prima e più ovvia ragione è il caro carburante, motivo per cui chi sceglie il GPL può viaggiare spendendo quasi la metà rispetto alla benzina. Insomma, un bel vantaggio. Di conseguenza, se fino a qualche anno fa una vettura a doppia alimentazione era una rarità tra quelle d’occasione, oggi non è più così. La disponibilità di usato GPL è notevolmente aumentata specie nell’ultimo periodo. I modelli più interessanti per rapporto qualità prezzo sono queli venduti dalla casa automobilistica con l’impianto già montato e spesso, con modifiche al motore per una maggiore affidabilità.
Una vettura di seconda mano nata come GPL conviene anche per quel che riguarda il prezzo. Lo stesso modello infatti solo a benzina farebbe risparmiare, in media, 500 euro, ma richiederebbe almeno il doppio di questa cifra per ricevere l’impianto a gas. Le utilitarie a GPL rappresentano anche una valida alternativa alle auto diesel, e non solo perché fanno risparmiare. La guida in città è problematica per i motori dotati di filtro antismog, che tende ad intasarsi. Con il gas, invece, il problema non si pone.
Quando si sceglie quindi una utilitaria di seconda mano, indipendentemente dal tipo di alimentazione, occorre sempre controllare bene quei componenti come cambio, feni, frizione, che vengono particolarmente usurati dalla guida in città. Per un’auto a gas, però, una verifica su strada è ancora più necessaria per controllare altre componenti: la tenuta del minimo, spegnimenti improvvisi, irrgolarità di alimentazione e difficoltà nel passaggio dall’alimentazione a gas a quella a benzina o viceversa sono i problemi più diffusi.
Esiste, infine, un “contro” per chi sceglie l’auto GPL. L’autonomia del serbatoio è inferiore rispetto ad una vettura a benzina: parliamo di circa il 16-20% in meno. Solitamente i serbatoi, per motiovi di spazio, vengono installati nel vano della ruota di scorta, per evitare di togliere troppo spazio al porta bagagli e hanno una capienza media che va dai 30 ai 40 litri. Ovviamente, una autonomia ridotta comporta che l’automobilista, se sceglie di fare un lungo viaggio con l’auto Gpl e quindi molti chilometri, sarà costretto a fermarsi più volte per fare rifornimento.