Il Parlamento Europeo è ormai da tempo sempre più impegnato nel chiedere norme più severe da parte degli Stati membri nei confronti di chi si mette al volante dopo aver bevuto.
L’obiettivo è di ridurre del 50%, entro il 2020, il numero di vittime registrate a tutt’oggi (circa 35.000).
Tra le varie misure che sono state proposte per cercare di ridurre il fenomeno e rendere la guida più sicura,c’è il limite di velocità di 30 Km/h nelle zone urbane e su tutte le strade a senso unico, come anche la salvaguardia delle categorie più a rischio di essere vittime dei pirati della strada come i pedoni e i ciclisti.
Inoltre viene sottolineata la necessità di rendere più sicuri guard-rail e barriere che ogni anno mietono troppe vittime tra i motociclisti.
I parlamentari europei chiedono quindi un giro di vite su alcool e droga, e propongono l’introduzione di un etilometro blocca motore sulle auto dei guidatori recidivi.
In pratica un sistema che misuri il tasso alcolico dell’automobilista, collegato all’accensione del veicolo. Chi supera il limite è quindi costretto ad andare a piedi o prendere l’autobus!
Per i neopatentati il limite dovrebbe essere zero per i primi due anni e sono previsti anche esami della vista ogni 10 anni e corsi di aggiornamento obbligatori sul primo soccorso.
Il Parlamento ha compilato in tutto una lista di 103 disposizioni, molte delle quali riguardano l’adeguamento delle infrastrutture spesso causa di incidenti.
Non mancano i richiami alla preparazione dei nuovi patentati e una più generale attenzione all’educazione stradale.
Adesso spetta alla Commissione Europea cercare di tradurre in legge queste disposizioni.