Oltre 560.000 automobilisti italiani sono disabili. Sono appena l’1,6% del totale ma aumentano di 20.000 unità ogni anno, soprattutto a causa di incidenti stradali. A “dare i numeri” è l’Automobile Club d’Italia, nel corso della Giornata internazionale delle persone con disabilità. Le maggiori criticità con cui devono confrontarsi i disabili sulle strade sono tre, imputabili prevalentemente al disinteresse degli altri e delle amministrazioni: il mancato rispetto degli spazi riservati; l’inaccessibilità di alcune aree con marciapiedi e scalini non a norma; l’assenza di cultura della disabilità, prevalentemente in città.
L’Aci tutela il diritto alla mobilità di tutti gli individui e soprattutto nell’ultimo decennio ha intensificato gli sforzi con una miriade di progetti e di iniziative a sostegno degli automobilisti disabili. Ad esempio “PRA a domicilio” per il disbrigo delle pratiche automobilistiche ai cittadini con problemi di mobilità. Solo nell’ultimo anno sono infatti stati effettuati 40 incontri con oltre 1.000 partecipanti nell’ambito del progetto “ACI per il Sociale” a favore delle categorie più deboli, tra cui disabili, extracomunitari e anziani, per fornire loro suggerimenti e consigli per la soluzione e la rimozione delle barriere esistenti per l’integrazione sociale nella mobilità. Una specifica sezione del sito www.aci.it è dedicata ai disabili, con vademecum e guide pratiche per documenti e attestati. Ricordiamo che da settembre è arrivato anche in Italia il contrassegno per invalidi europeo.
“Per un disabile oggi è più facile muoversi con la propria auto che con il bus o il treno – ha detto il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani – grazie anche al nostro impegno per la salvaguardia del diritto universale alla mobilità. L’automobile non è solo il mezzo preferito per gli spostamenti, ma anche un’inesauribile fonte di divertimento e di passione, come dimostrano i 100 piloti disabili tesserati Aci-Csai”