Agosto 2017: dopo oltre due anni dalla prima proposta, il decreto legge sulla concorrenza è finalmente una realtà. Se c’è chi ha già acclamato questa novità, definendola un passo davvero importante per il nostro Paese, non manca chi ha ancora le idee confuse al riguardo e non sa quanto effettivamente questa legge potrà rivelarsi un vantaggio per quanti vorranno sottoscrivere un nuovo contratto di assicurazione auto o semplicemente comprendere meglio i termini proposti dalla propria agenzia di fiducia. Il decreto di legge, come già dichiarato da molti studiosi, tocca diversi punti che è bene imparare ad analizzare e comprendere fino in fondo per evitare spiacevoli sorprese. Scopriamo insieme cosa attenderci dai nuovi contratti di assicurazione.
Cosa cambierà per gli assicurati con il Ddl concorrenza?
L’articolo 132 ter prevede che agli assicurati vengano concesse polizze a prezzo inferiore, rispetto a quanto previsto dal listino stabilito dalla compagnia assicurativa, a patto che il guidatore accetti di far controllare il proprio veicolo al responsabile dell’agenzia scelta prima di firmare il contratto. Si tratta, in fondo, di una tutela per le compagnie di assicurazione che, in questo modo, possono conoscere meglio le abitudini del guidatore e le condizioni effettive del mezzo e avere la possibilità di calcolare il premio in maniera più precisa.
Notevoli anche le percentuali di sconto per chi accetterà di installare a bordo del proprio veicolo la famosa scatola nera (già fornita da molte compagnie di assicurazione) o dei sistemi per il controllo del tasso alcolemico del guidatore. In questo caso, si tratterebbe di montare a bordo un dispositivo in grado di arrestare l’avvio del veicolo, nel caso in cui il conducente abbia un livello di alcool nel sangue superiore a quanto stabilito per legge.
Ddl concorrenza: sconti e riduzioni previsti
Un’attenzione speciale riguarda i guidatori che non hanno commesso incidenti stradali negli ultimi 4 anni. Per loro, al momento della firma del contratto, l’Ivass ha previsto uno sconto dedicato che aumenta per chi si trova in città in cui il rischio di incidenti stradali è più alto. Un buon modo per scoraggiare comportamenti scorretti e tutelare chi rispetta il codice della strada.
In caso di sinistro, il guidatore potrà chiedere che il proprio mezzo venga riparato presso un’officina di fiducia (e non più soltanto presso una delle officine convenzionate), a patto che l’impresa di riparazioni possa offrire una certificazione fiscale degli interventi svolti e garantisca i pezzi di ricambio installati per almeno due anni.
Ddl concorrenza: i testimoni “di professione”
Negli ultimi anni, si è diffusa molto la “professione” del testimone. Accade, infatti, che molti guidatori coinvolti in incidenti più o meno gravi chiedano a parenti o amici di testimoniare a loro favore, così da ottenere un risarcimento più alto da parte dell’assicurazione e poter poi dividere quanto assegnato. Per cercare di ridurre questo fenomeno, il decreto ha stabilito che potranno partecipare ad eventuale sentenza al cospetto del giudice solo i testimoni identificati al momento dell’incidente.
L’unica eccezione si riserva a quanti, pur essendo presenti al momento del sinistro, fossero realmente impossibilitati ad offrire la loro testimonianza perché, ad esempio, in stato confusionale o gravemente feriti. Verranno comunque esclusi dal processo e non potranno testimoniare quanti avranno già offerto la loro testimonianza a tre incidenti nei cinque anni precedenti.
Gestione dei danni non patrimoniali
In caso di sinistro in cui una o più parti coinvolte debbano essere risarcite per un danno permanente, sia esso di natura fisica (come la perdita di un arto) o psichiatrica (ad esempio, una perenne perdita di memoria), verrà emanata una tabella unica per tutto il territorio nazionale, riportante un elenco delle diverse casistiche e un punteggio compreso tra 0 e 100, al quale corrisponde un risarcimento differente. In questo modo, si cercherà di garantire alle vittime di lesioni gravi un risarcimento equo e di tutelare le compagnie di assicurazione, che dovranno offrire un rimborso proporzionato al tipo di danno subito dall’assicurato o dal suo passeggero. Si cercherà, inoltre, di diminuire il rischio di frode e di studiare ogni caso nella maniera più precisa possibile.
Ddl concorrenza: una novità sul tacito rinnovo
Se è vero che l’annullamento del tacito rinnovo sul contratto di assicurazione stipulato è già operativo da diversi anni, è anche vero che la legge non si estendeva alle polizze richieste per i rischi accessori, come furto, incendio e kasko. Grazie al nuovo decreto, anche il rinnovamento della polizza per i rischi accessori verrà automaticamente a decadere con la scadenza del contratto di assicurazione, a patto che la richiesta per la copertura dei rischi accessori sia stata fatta al momento della stipula della polizza di base. Ciò vuol dire che quanti hanno richiesto, ad esempio, un’assicurazione sul furto o l’incendio del veicolo dopo la firma della polizza di base dovranno aspettare la scadenza delle garanzie accessorie.