Crisi in Siria, la benzina sfonda i 2 euro. Il prezzo dei carburanti sta salendo a causa delle voci di un possibile conflitto in Siria
Una nuova crisi internazionale e il rischio di una guerra mettono in ginocchio gli automobilisti italiani al ritorno dalle ferie estive. Il cosiddetto effetto-Siria sta facendo salire in queste ore il prezzo dei carburanti, con la benzina che ha sfiorato 1,90 euro al litro nello scorso fine settimana e che ora in alcune pompe ha superato anche quota 2 euro.
Le medie nazionali di benzina e diesel sono nettamene salite con il rischio di una guerra e si sono attestate rispettivamente a 1,847 e 1,750. Il Gpl è a quota 0,814. La prima ad iniziare la danza dei rincari è stata Eni, che domenica 1 settembre ha aumentato i prezzi di benzina e diesel di 0,8 cent euro/litro. Ma, come spiega Quotidiano Energia, Eni non è stata l’unica. Nel week end si sono registrati i rialzi di IP e di Total-Erg. Un’estate che equivale ad un salasso per i consumatori, visto che il prezzo dei carburanti è aumentato per ben quattro volte da quando si è scatenata la crisi in Siria. E già prima del bollino nero di agosto si erano visti forti rincari, a poche ore dalla partenza degli italiani per le ferie estive.
Il record negativo, in questa situazione, è stato registrato a Milano, dove la verde ha raggiunto e sfondato la fatidica quota di 2 euro a litro. La denuncia è arrivata al Codacons con tanto di immagini del distributore scattate dagli automobilisti che hanno voluto testimoniare il trend: un litro di benzina viene venduto a 2,009 euro. Il record negativo per il prezzo del gasolio va invece a Rovereto, in provincia di Trento, dove in alcune pompe un litro di diesel viene venduto a 1,907 euro e la benzina a 1,994 euro al litro. Sempre secondo il Codacons, sarebbero arrivate numerose segnalazioni degli automobilisti, sia in Italia per testimoniare i rialzi incredibili di questi giorni sia dall’estero, per far notare invece come in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Spagna e in diversi altri paesi il carburante costa molto meno che in Italia,
Un esempio su tutti: ad Andorra un litro di benzina costa solo 1,298 euro e un litro di diesel 1,166, quasi la metà che in Italia. Ora non ci resta che aspettare una inversione di tendenza nei prossimi giorni, in base all’andamento dei mercati. Di fatto per ora su tutto il territorio, da nord a sud, i prezzi praticati sono in salita.