Sfruttare le raffiche di vento prodotte dai camion in autostrada per generare energia: un’intuizione che potrebbe cambiare il modo di vedere i mezzi pesanti circolanti per strada. Nata da Giovanni Favalli, Stefano Sciurpa e Gianluca Gennai nel 2010 a La Spezia e sfociata in una startup dal nome Atea, l’idea di utilizzare le folate di vento sollevate dai camion transitanti in autostrada e trasformarle in energia è piaciuta anche ad Enel che ha deciso di investirvi 250mila euro e di aggiungerne altri 400mila tra un anno se tutto procederà nel verso giusto.
I primi test sono stati eseguiti nel 2012 e hanno dato risultati positivi. In seguito ad un accordo con la Serenissima Trading una pala eolica ad asse verticale venne installata per due mesi sull’autostrada Brescia-Padova. Inizialmente la misurazione del vento prodotto dai veicoli pesanti era stata effettuata attraverso un sistema chiamato “Air Fighter”, che prevedeva l’uso di dieci anemometri installati sul ciglio autostradale in grado di registrare per ogni minuto la velocità media del vento, il picco e la varianza.
I dati raccolti hanno permesso di notare come il vento cali nei fine settimana, quando i camion non circolano, e come i valori misurati siano paragonabili a quelli riscontrati nelle torri eoliche di grandi dimensioni. Montata su di un cartello semovente e dotata di chiavetta USB per la raccolta dati, l’installazione della pala eolica autostradale ha dato dei risultati incoraggianti: 9 Kwh di energia prodotta giornalmente con una turbina di potenza nominale pari a 2,2 Kw e un diametro di vela di 1,2 metri. Dopo una modifica all’installazione originale si ha avuto un incremento di energia prodotta del 30% arrivando a 12 Kwh giornalieri, che rappresentano una produzione annua simile al consumo energetico di una famiglia italiana.
Vedendo i risultati positivi i tre soci di Atea hanno deciso di iscriversi al concorso di Enel per essere ammessi al programma Enel Labs, entrando in finale insieme ad altri dodici progetti e aggiudicandosi un premio. Grazie a questa occasione Atea può fare un passo avanti e realizzare una turbina molto più potente di 9,2 Kw che verrà installata nei pressi del casello di Desenzano. Se i risultati saranno ancora positivi l’anno prossimo si potrebbe parlare di un parco eolico autostradale con dieci macchine a 50 metri una dall’altra e collegate in rete. Una gran bella rivoluzione. A questo punto, apprezzeremo un po’ di più i camion in autostrada?