L’auto è e resta la grande passione degli italiani. Secondo il rapporto Istat, infatti, l’automobile è ancora il mezzi di trasporto privato più utilizzato. Nel 2012 sette persone su 10 la usano come conducenti negli spostamenti per andare lavoro e poco più di un terzo degli studenti (34,7%) come passeggeri per andare a scuola.
Pochissimi gli italiani che, in media, usano i mezzi pubblici. Nel 2012 poco meno di un quarto della popolazione di 14 anni e oltre usa i mezzi pubblici urbani, il 16,3% quelli extra-urbani mentre il 28,5% ha preso almeno una volta il treno. Eppure, secondo il rapporto della XX edizione del ‘Rapporto auto’, stilato dal Censis e dall’Aci, gli italiani non hanno alcuna intenzione di comprare auto nuove nei prossimi mesi. La ‘propensione d’acquisto’ dell’auto è ai minimi. In tempi che impongono sobrietà, oltre la metà degli italiani non pianifica di acquistare una nuova vettura nei prossimi mesi e nemmeno nei prossimi anni. Anzi, la maggior parte fa di tutto per contenere le spese dell’auto, sempre più alte a causa dell’impennata dei carburanti. Insomma, malgrado l’auto sia tanto amata dagli italiani, il settore è sempre più in ginocchio.
Nel 2012 si è registrata una forte cirsi del mercato auto le vendite di auto nuove sono scese del 20% e l’usato ha registrato un -10%, mentre aumentano le rottamazioni (+3%), che sono superiori in numero alle macchine comprate. Le premesse per un’inversione di tendenza sembrano non esserci, almeno se si guarda all’attuale propensione d’acquisto degli italiani. Solo il 3,7%, infatti, pensa di comprare un’auto nuova nel 2013, mentre il 52,6% non intende acquistarla nei prossimi tre anni. L’auto nuova ne esce come un lusso a cui, per ora, si può rinunciare. Ma un lusso appare anche la gestione del veicolo che si possiede già.