Auto a metano, è Ancona la più green. La classifica delle città più attente alla sostenibilità ambientale, pubblicata dall’Osservatorio Federmetano
Ancona regina green d’Italia. Lo certifica una particolare classifica appena pubblicata dall’Osservatorio Federmetano, che ha condotto uno studio rielaborando i dati dell’Aci. Nel capoluogo marchigiano, infatti, circola il maggior numero di veicoli verdi rispetto a tutte le altre città italiane. E la percentuale è di tutto rispetto: le vetture a metano sono l’11,5% del totale delle auto circolanti.
Ancona è seguita Ravenna, con una quota di auto a metano del 8,9% e completa il podio Parma con una quota dell’8,4%. Al quarto e quinto posto troviamo invece Bologna, con il 7,8%, e Ferrara, che si ferma al 7,1%.
Dalla Classifica dell’Osservatorio Federmetano emerge anche un altro dato: le prime dieci posizioni sono occupate tutte da città del Centro-Nord Italia. Va detto che in questa parte del Paese è molto diffuso l’utilizzo del metano per autotrazione.
Non solo: nella top ten, ben otto comuni sono dell’Emilia-Romagna. Praticamente tutti i capoluoghi della regione rientrano tra i più virtuosi, eccetto Piacenza che si piazza comunque al dodicesimo posto.
D’altra parte l’Emilia-Romagna spicca in molte classifiche sulla sensibilità ambientale ed ecologica dei cittadini, anche se c’è di più. Il suo primato per la circolazione di auto a metano, infatti, dipende anche molto dall’efficienza e dalla presenza capillare della rete di distribuzione.
Per trovare una città del Sud bisogna scendere fino alla sedicesima posizione dove la prima è Campobasso. La quota di auto circolanti a metano è nel capoluogo molisano di appena il 2,6%. Seguono a ruota due comuni pugliesi: Foggia con il 2,4% e Bari con il 2,1%.
Il grande distacco tra le città più virtuose e quelle che chiudono la classifica, secondo il presidente di Federmetano, Dante Natali, dimostra una cosa molto importante: che nel nostro Paese ci sono per il metano degli ampi, e possibili, margini di crescita. Ma il punto è sempre lo stesso. E’ necessario, infatti, favorire questo tipo di sviluppo puntando su due strade.
La prima è quella dei produttori: è importante infatti che aumenti sul mercato l’offerta di modelli con questo tipo di alimentazione. Sono ancora troppo poche le case che hanno scelto di puntare sul metano.
L’altra riguarda il potenziando la rete distributiva. Nonostante i progressi e gli investimenti fatti negli ultimi anni, la rete, soprattutto al Sud, resta ancora insufficiente. Solo garantendo agli automobilisti scelta, comodità e sicurezza si può davvero trasformare l’Italia nel senso della mobilità sostenibile.
Tanto più che il metano sembra essere il carburante del futuro. Pochi giorni fa il presidente degli Stati Uniti, Barak Obama, è tornato a ribadire che il gas naturale ha un potenziale “enorme”. A supporto di questa sua dichiarazione, Obama ha citato i dati dell’istituto di ricerca Usa Lux Research, secondo cui le previsioni di crescita delle auto a metano sono più che rosee. I bassi costi di questo carburante, infatti, favoriranno lo sviluppo delle reti di distribuzione sui maggiori mercati mondiali e per gli studiosi americani circoleranno, nel 2020, 7,5 milioni di vetture a metano, dalle 6,6 di oggi.