Assicurazioni sanitarie e polizze infortuni, permettono di usufruire di prestazioni mediche in tempi brevi e a costi contenuti ecco come funzionano.
Assieme alle tante polizze facoltative che è possibile stipulare nel nostro paese, troviamo la polizza sanitaria, polizza che ci permette di usufruire di prestazioni mediche in tempi ragionevolmente brevi e a costi contenuti, che altrimenti dovremmo sostenere quando ci rivolgiamo alle strutture private di sanità.
Queste polizze possono essere divise in tre diverse tipologie:
1. a rimborso, che risarciscono al beneficiario le spese mediche sostenute in seguito a malattia o incidente;
2. per invalidità permanente, che assegnano un indennizzo in base al grado di invalidità;
3. indennitarie, che garantiscono all’assicurato una somma stabilita per ogni giorno di ricovero, ed eventualmente per i giorni di convalescenza post-ospedaliera, oltre a un indennizzo per le ingessature dovute a fratture ossee.
Inoltre, con queste polizze, le spese per la degenza in una clinica convenzionata vengono rimborsate nella loro totalità o in una percentuale stabilita nel contratto. Ovviamente, anche le spese legate alla malattia o all’infortunio subito verranno rimborsate nella loro totalità o in percentuale.
Ma la copertura non si limita a coprire le spese dovute a ricovero in cliniche convenzionate: l’assicurato, infatti, può anche farsi ricoverare in una clinica non convenzionata e l’assicurazione provvederà a risarcire parte delle spese (le spese coperte, solitamente, sono intorno al 70/80% dell’importo totale). Comunque, è opportuno ricordare che queste polizze non coprono le spese che la sanità pubblica non riesce a garantire e, di solito, gran parte degli esami diagnostici preventivi rimangono a carico dell’assicurato.
E’ opportuno, infine, ricordare che esistono soggetti non assicurabili, ovvero coloro che sono affetti da particolari malattie come l’alcolismo, la tossicodipendenza, l’A.I.D.S. o la depressione. Se tali malattie si presentassero anche successivamente al momento della stipula (quando il soggetto è sano), diverrebbero causa di cessazione del Contratto. In alcuni casi è possibile estendere la copertura della Polizza Infortuni al contagio da virus H.I.V. avvenuto durante lo svolgimento dell’attività professionale dichiarata in Polizza. Alla polizza sanitaria si affianca la polizza infortuni, polizza che va a coprire tutte le lesioni fisiche dovute a causa fortuita, violenta ed esterna. Analizzando la definizione “causa fortuita” ci rendiamo conto di come il campo di “incidenti” considerati come infortuni sia relativamente ristretto. Per causa fortuita, si intende come un evento non prevedibile o non evitabile, pertanto un incidente stradale non è considerato fortuito in quanto potrebbe essere prevedibile.
L’infortunio deve provocare lesioni fisiche e obiettivamente constatabili. Tali lesioni devono avere come conseguenza la morte, un’invalidità permanente o un’inabilità temporanea. Le compagnie, potrebbero rifiutarsi di stipulare polizze assicurative con soggetti esposti a particolari rischi, oppure potrebbero accettare la sottoscrizione della polizza ponendo particolari restrizioni, ad esempio, agli sportivi che praticano attività a livello agonistico.
Generalmente, vengono considerati come infortuni anche l’annegamento, il congelamento, i colpi di calore o gli infortuni causati da sforzi. Ovviamente, in questo caso, non è facile definire quali spese vengono coperte dall’assicurazione, in quanto potrebbe già risultare difficile definire l’infortunio.
Sicuramente, essere coperti da una di queste polizze è un buon sistema per non farsi carico di tutte quelle spese mediche che, in caso di urgenza, in questo momento sarebbero insostenibili per gran parte della famiglie italiane.