I collezionisti e gli amanti di auto d’epoca hanno un nuovo strumento per essere tutelati e per stare tranquilli. Si chiama “ACI Storico” il nuovo registro presentato dall’ACI, l’Automobile Club d’Italia. Una iniziativa che garantirà sia la protezione giuridica sia un aiuto concreto ai collezionisti italiani.
Ma soprattutto un progetto che riguarderà un numero altissimo di auto: sono infatti 4,1 milioni le auto cosiddette d’epoca, ossia quelle vetture che anno più di venti anni di età e che quindi potrebbero essere ritenute di interesse storico. Di queste, circa l’80% vale meno di 10.000 euro. Parliamo di auto che non possono essere semplicemente definite vecchie, perché hanno un patrimonio e alcune caratteristiche specifiche da preservare e da tutelare. E proprio per questo è stato creato “ACI storico“, in un momento in cui la loro ricchezza è a rischio, visto che il Governo, in piena crisi economica, punta ad una manovra che prevede una serie di sovrattasse per le auto d’epoca. Sembra infatti che il governo Letta preveda alcuni rincati per i possessori di auto d’epoca, il che rappresenterebbero un duro colpo per gli appassionati.
Ma che cosa prevede “ACI storico“? L’evoluzione naturale dell’importante progetto vede la creazione di un vero e proprio “Registro”, in modo tale che i proprietari delle auto d’epoca non siano obbligati a iscriveri alle associazioni che tutelano i loro diritti. In programma, inoltre, come specificato al momento della presentazione del progetto, ci sono particolari forme assicurative per le auto in questione. Non solo. Gli automobilisti potranno avvalersi, grazie ad un database online, del prezioso uso di documenti, libri, riviste di proprietà dell’ACI. ACI Storico aiuterà inoltre ad avere assistenza per il rilascio di certificazioni e organizzerà eventi, mostre e incontri sul tema delle auto d’epoca.
Secondo quanto spiegato dall’ACI, è previsto anche un approfondimento sul panorama italiano delle auto d’epoca. Una sorta di selezione dei veicoli d’interesse storico attraverso uno studio sui veicoli immatricolati tra i 20 e i 30 anni fa. Solo dopo questa selezione si potranno stabilire le auto “adatte” a fare il loro ingresso nel registro ACI Storico. Lo scopo è quello di dividere le auto vecchie da quelle che realmente sono di interesse storico per il mondo del collezionismo.