Aci: così l’Rc auto si riduce del 30%. La ricetta dell’Aci per ridurre i prezzi delle polizze richiede un forte impegno da parte del Governo.
I costi elevatissimi dell’assicurazione auto stanno diventando un problema sociale. Le famiglie non riescono più a sostenere i costi elevati delle polizze Rc auto, le più alte di tutta Europa. Eppure, gli italiani hanno bisogno dell’auto per muoversi. La conseguenza di questa vera e propria emergenza è l’aumento smisurato di auto che circolano senza contrassegno, mettendo in pericolo loro stessi e gli altri automobilisti. L’ultimo allarme sull’argomento è stato lanciato dall’ACI qualche giorno fa. Numeri e percentuali parlano di un fenomeno in netta crescita. La quota degli automobilisti senza polizza, secondo i dati, è del 9%. Ma la percentuale aumenta ancora (al 15%) se prendiamo in esame i motociclisti e i conducenti di furgoni (17%).
Insomma, se calcoliamo solo le auto, allora stiamo parlando di quattro milioni di veicoli che circolano senza Rc auto. Servono certamente più controlli, più vigilanza da parte delle autorità preposte, perché questi veicoli sono un pericolo per tutti. Ma serve, soprattutto, una riduzione drastica dei prezzi delle polizze, affinché le famiglie possano risostenere una spesa che grava sempre più sulle tasche degli italiani. Non dimentichiamo che sempre nell’ultimo periodo sono in forte aumento anche i prezzi dei carburanti, diesel e gpl inclusi, che vanno a costituire un ulteriore costo per il mantenimento dell’auto.
Cosa fare, quindi? La proposta arriva ancora una volta dall’ACI, che ha formulato una “ricetta” per ridurre finalmente la Rc auto fino al 30%. Il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, sta sollecitando il governo Letta (come aveva già fatto con il precedente esecutivo guidato da Monti) a fare qualcosa di più per ridurre il premio delle polizze. La strategia consigliata dal presidente prevede una modifica del periodo entro il quale deve essere richiesto il risarcimento per i danni derivanti da incidente stradale, che oggi è di 2 anni. Non solo. L’ACI propone anche di costituire una tabella unica nazionale per i danni fisici dal 9 al 100 per cento, così come richiede una nuova disciplina del danno morale ai superstiti affinché venga uniformato a quanto avviene negli altri Paesi europei.
Iniziative che prevedono un impegno forte da parte del governo, per risolvere una situazione divenuta insostenibile. Ricordiamo infatti che in Italia il premio medio pagato è di circa 560 euro l’anno per la sola Rc auto. A questa cifra si deve aggiungere la polizza per il furto e incendio, molto diffusa nel nostro Paese. Una spesa media totale, per ogni automobilista, di 740 euro, secondo il rapporto ACI-Censis sull’auto. Cifre davvero insostenibili per tutti.