Quando ci si trova coinvolti da un sinistro, non sempre è facile capire come procedere: molti guidatori si lasciano prendere dal panico e non è insolito trovare dei clienti che dimenticano di segnalare l’accaduto alla compagnia di assicurazione con cui hanno stipulato un’assicurazione auto o una polizza RC moto.
Eppure, imparare a gestire le procedure relative a un incidente è essenziale e permette all’assicurato di ricevere il risarcimento che gli spetta. Tra le procedure più importanti spicca la perizia assicurativa, ovvero il momento in cui il perito incaricato dalla compagnia di assicurazione si occupa di stimare il danno riportato dal veicolo o dai passeggeri e di decidere se procedere con il risarcimento ed entro quali termini. Scopriamo insieme quali sono i compiti di un perito e quali le tempistiche previste per legge.
Perizia Assicurativa: quali sono i compiti del perito assicurativo
Per legge, il perito assicurativo deve essere un professionista non legato né all’assicurato né ad una singola compagnia e deve fornire la sua consulenza in maniera autonoma. Questa figura si occupa di ricostruire le responsabilità delle parti coinvolte in un incidente stradale, valutare le riparazioni da eseguire sui veicoli a seguito di un incidente e accertarsi che queste vengano effettivamente realizzate. Inoltre, nel caso in cui nell’incidente siano state coinvolte anche delle persone, il perito deve essere in grado di valutare i danni fisici e provvedere al pagamento di un risarcimento che sia proporzionato al danno fisico e morale subito. Si tratta di un compito non semplice, motivo per cui il perito assicurativo deve essere in possesso di conoscenze tecniche e legali non indifferenti.
Perizia Assicurativa: le tempistiche stabilite per legge
In generale, la perizia deve essere eseguita entro e non oltre 10 giorni dalla comunicazione del sinistro alla compagnia assicurativa da parte del cliente. L’assicurato, a sua volta, deve mettersi in contatto con l’agenzia con cui ha sottoscritto il contratto entro 3 giorni dall’incidente: si tratta di limiti temporali ben definiti, oltrepassati i quali la compagnia di assicurazione potrebbe rifiutarsi di risarcire i danni. Il timore, infatti, è quello di una possibile frode, ad esempio, una manomissione del veicolo al fine di aumentare il risarcimento da parte della compagnia.
Perizia assicurativa: la valutazione dei danni a persone
Nel caso in cui ad essere stati coinvolti nel sinistro siano non soltanto cose, ma anche persone, il perito dovrà verificare che tutti i controlli sullo stato di salute dei soggetti coinvolti siano stati svolti in maniera chiara e onesta. Solitamente, si fissa una scadenza di 30 giorni dalla denuncia del sinistro, termine entro il quale bisogna presentare i certificati medici di guarigione e le eventuali prescrizioni fatte dai medici specialisti. Il perito, in questo caso, si occuperà di verificare l’entità del danno subito e di verificare l’ammontare del risarcimento nelle tabelle prestabilite.
Perizia assicurativa: le verifiche secondarie
Prima di procedere con il pagamento del risarcimento, la compagnia di assicurazione potrebbe chiedere al perito incaricato di effettuare dei controlli aggiuntivi. Si tratta di una pratica ormai molto diffusa, conseguente al gran numero di dichiarazioni falsate che sono state inviate alle compagnie di assicurazione al solo scopo di ottenere dei risarcimenti. Un guidatore onesto non ha comunque nulla da temere: ogni eventuale appuntamento di verifica verrà concordato con il cliente in tempo e tutto si svolgerà secondo la prassi stabilita dalla compagnia di assicurazione.
Perizia Assicurativa: consigli
Un ultimo consiglio da dare agli assicurati che stanno aspettando di ricevere una valutazione dal perito potrebbe essere quello di far valutare il danno da un meccanico o da un carrozziere di fiducia. Conoscendo l’entità del danno, infatti, sarà possibile contrattare e decidere se accettare o meno la richiesta di risarcimento da parte della compagnia di assicurazione, stabilendo se aprire una causa o patteggiare.