La carta di circolazione non è altro che il documento identificativo dell’automobile, che ha lo scopo di stabilirne l’idoneità alla circolazione. Questo documento viene rilasciato dalla Motorizzazione civile, al momento dell’immatricolazione di un nuovo veicolo.
È costituito da quattro pagine che riportano, una serie di informazioni fondamentali, ad esempio:
- i dati del proprietario
- le caratteristiche del veicolo:
- marca
- modello
- dimensioni
- la classe di emissione inquinante
- i consumi dichiarati
- il numero del telaio
- la massa massima a carico tecnicamente ammissibile
- la potenza netta massima (in kW)
- il tipo di combustibile o di alimentazione dell’auto
- il numero di immatricolazione
Conoscere la carta di circolazione della propria vettura è fondamentale, perché facilita anche il compito in fase di manutenzione.
Carta di circolazione: modifiche e aggiornamenti
Il libretto deve essere aggiornato ogni volta che si verifichino specifici cambiamenti: ad esempio, va segnalato il cambio di residenza del proprietario del veicolo oppure eventuali modifiche alle caratteristiche dell’auto come se, ad esempio, sono stati montati dei cerchi di misura diversa da quelli indicati sulla carta di circolazione, il proprietario del veicolo è obbligato a chiedere una nuova omologazione con conseguente aggiornamento del libretto.
In caso di passaggio di proprietà di un’auto usata deve essere aggiornato tramite il rilascio di un tagliando adesivo da collocare sulla parte posteriore del libretto.
Quando viene ritirata la carta di circolazione
La carta di circolazione può essere ritirata da parte delle Forze dell’ordine in alcuni casi specifici:
- Revisione scaduta, dal momento che rappresenta un obbligo stabilito dalla legge per garantire che sulle strade italiane circolino esclusivamente veicoli sicuri, in grado di rispettare le norme sull’inquinamento;
- Mancato aggiornamento dei cambi di proprietà o residenza;
- Utilizzo del mezzo non autorizzato, ad esempio il trasporto di più persone rispetto al numero di passeggeri per cui l’auto è omologata.
Per tutti i casi sopraindicati, non solo viene ritirato il libretto di circolazione, ma viene rilasciata anche una sanzione la cui ricevuta di pagamento servirà per provvedere al ripristino della carta.
Carta di Circolazione: cosa fare in caso di smarrimento
In caso di smarrimento della carta di circolazione, occorre fare una denuncia presso gli organi di Polizia, i quali provvederanno a rilasciare un permesso di circolazione provvisorio. Se la denuncia è stata fatta all’estero, occorre comunque presentarla in Italia. Dopo aver fatto la denuncia, si possono presentare due strade: nella prima, l’Ufficio Centrale Operativo provvede in automatico alla duplicazione della carta di circolazione, inviandola direttamente a casa del richiedente. Al momento della consegna della nuova carta di circolazione, il proprietario dell’auto dovrà pagare 9 euro in contrassegno, oltre alle spese postali.
Nel secondo caso, invece, l’automobilista deve recarsi presso l’Ufficio Provinciale della Motorizzazione per chiedere il duplicato del libretto di circolazione.
Se il duplicato non arriva entro 45 giorni dal permesso provvisorio rilasciato dell’organo di Polizia, occorre contattare subito il numero verde 80023232.
Carta di circolazione provvisoria
Se la carta di circolazione non può essere fornita al momento del rilascio della targa dell’auto, l’ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri, nel momento dell’immatricolazione, rilascerà la carta provvisoria di circolazione, che ha una validità massima di 90 giorni.
Tutte le novità sulla carta di circolazione
A partire dal 1° luglio 2016, la carta di circolazione è stata sostituita dal documento unico di circolazione, che comprende anche il certificato di proprietà dell’automobile.
Fino a poco tempo fa, al momento dell’acquisto di un nuovo veicolo, l’acquirente doveva pagare una somma pari a 9 euro alla Motorizzazione Civile e un importo di 27 euro al Pra per il rilascio del certificato di proprietà.
Oggi invece, per il documento unico basta una somma complessiva di 29 euro.