Il diritto di ripensamento è la opportunità concessa all’assicurato di recedere dalla polizza RCA stipulata a distanza, nel caso in cui ci avesse appunto “ripensato” e deciso di non voler più assicurarsi con la compagnia scelta.
Diritto di Ripensamento: la normativa
Il riferimento normativo in materia di diritto di ripensamento – sia per quel che riguarda le polizze di Rc auto, sia per quel che riguarda tutti gli altri ambiti finanziari – è rappresentato dal D. Lgs. n. 385 del 1993, e in particolare dall’art. 125 ter, senza dimenticare il Decreto 21 del 2014, molto più recente, in virtù del quale il termine utile per l’esercizio del diritto è stato prolungato.
Il diritto di ripensamento può essere esercitato non solo nei 14 giorni successivi alla data in cui il contratto è stato stipulato, ma anche entro i 14 giorni successivi alla data in cui il consumatore ha ricevuto il set informativo relativo alla polizza, nel caso in cui esso non sia stato consegnato al momento della sottoscrizione dell’accordo.
Ciò vuol dire che è possibile rescindere il contratto anche entro un anno dalla data della stipula, in mancanza di una informativa adeguata, specialmente se non vengono messe a disposizione le informazioni da sapere a proposito della possibilità di usufruire del diritto di recesso.
Diritto di Ripensamento: polizze brevi
Per le polizze temporanee brevi, che hanno una durata di meno di 6 mesi, il diritto di recesso non esiste; esso non è previsto nemmeno per i prodotti assicurativi che vengono comprati in agenzia. In altri termini, il diritto di ripensamento può essere esercitato unicamente per le polizze che sono state acquistate a distanza, al telefono o via Internet.
Diritto di Ripensamento: a cosa serve?
Le ragioni per le quali si potrebbe aver bisogno di sfruttare tale diritto sono potenzialmente numerose: per esempio il consumatore si potrebbe accorgere solo dopo aver firmato il contratto che sono stati inseriti dei dati non corretti, a causa dei quali il preventivo dell’assicurazione è da ritenersi falsato; oppure che non sono state previste delle coperture o, al contrario, che ne sono state previste altre a cui non si era interessati. Il diritto può essere sfruttato anche se, semplicemente, si trova sul mercato una proposta più conveniente dal punto di vista economico, sempre che vengano rispettati i limiti di tempo stabiliti.
Diritto di Ripensamento: le motivazioni
Il consumatore non è tenuto a fornire alcuna giustificazione per l’esercizio del diritto: per sapere come si deve comportare è necessario che verifichi le indicazioni contenute nel contratto. Di solito è richiesto che la domanda di recesso venga inoltrata con una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno e che sia accompagnata dall’originale della carta verde, dal contrassegno e dal certificato. Le compagnie assicurative online, inoltre, spesso mettono a disposizione anche un modello di lettera.