Non tutti conoscono l’esistenza della clausola Bonus protetto, sarà per questo motivo che soltanto il 20% delle polizze di assicurazione auto comprendono questa garanzia accessoria. Ma conviene davvero oppure no? Approfondiamo punto per punto i vantaggi.
Il Bonus protetto è una clausola offerta dalla maggior parte delle compagnie assicurative italiane che permette al primo incidente con colpa di mantenere la propria classe di merito maturata durante l’anno. In questo modo il Bonus Malus non viene attivato e la polizza RC Auto non aumenta.
Cos’è il Bonus Malus?
Per chi ancora non lo sapesse, ricordiamo che il Bonus Malus è il sistema che, attraverso la classifica delle classi di merito, che vanno dalla 1 alla 18,
- premia gli assicurati più virtuosi che non commettono incidenti
- penalizza quelli con un alto profilo di rischio.
La condotta alla guida è quindi fondamentale non solo per la sicurezza sulla strada ma anche per fare in modo che le classi cambino a favore dell’assicurato.
Ogni quanto scende la classe di merito?
Il meccanismo del Bonus Malus consiste appunto nel premiare i conducenti più attenti che potranno scendere di una classe, se durante l’anno non hanno commesso alcun incidente, mentre nel caso di un incidente l’assicurato scenderà di ben due classi.
In questo caso il malus inciderà anche sul premio di rinnovo che sarà più alto rispetto all’anno precedente, mentre, in caso di bonus il premio annuo potrebbe ridursi.
Bonus protetto: un bel risparmio
Per gli automobilisti interessati a conservare la classe di merito conquistata, il Bonus protetto, comporterebbe dunque un bel risparmio. Gli assicurati, infatti, grazie ad un piccolo contributo al momento dell’acquisto della polizza assicurativa, si tutelano contro l’aumento del premio dovuto alla denuncia del primo sinistro.
Scelta dell’assicurazione: la fedeltà premia?
Naturalmente, per usufruire di questa clausola, bisogna valutare bene condizioni e limitazioni. Per prima cosa conviene rimanere fedeli alla propria compagnia assicurativa, in quanto la garanzia conserva solo la classe di merito interna della compagnia stessa, al contrario della Classe Universale, presente nell’attestato di rischio, che invece aumenterà a causa dell’incidente. Questo è da prendere in considerazione nel caso in cui non si sia soddisfatti della propria compagnia assicurativa.
Rc Auto e Bonus protetto: quali i costi?
I costi per la clausola Bonus protetto variano in base a diversi fattori, primi fra tutti la classe di merito e la residenza. Naturalmente, più si è a rischio e più la garanzia costerà.
Un altro dato emerso da alcuni sondaggi è che la garanzia Bonus protetto compare nelle polizze assicurative solo per il 20% dei contratti stipulati. È una clausola che dovrebbe far aumentare il costo del premio assicurativo, anche se la maggior parte delle agenzie di assicurazioni la usa per fidelizzare gli assicurati con un basso profilo di rischio, includendola nella polizza base. Secondo le statistiche, infatti, la garanzia accessoria del Bonus protetto sarebbe proposta dal 50% delle compagnie e più in particolare nell’Italia Settentrionale.
Bonus doppiamente protetto
Per chi fosse interessato, esiste anche il bonus doppiamente protetto, o bonus garantito, che entra in funzione nel caso in cui l’assicurato abbia compiuto 31 anni e appartenga alla prima classe. In questo caso gli vengono concessi due sinistri durante l’anno e non gli viene applicato il malus, che scatterà dal terzo incidente.