Trainare un rimorchio: il collegamento
Prima di trainare un carrello appendice o un rimorchio è necessario assicurarsi di avere eseguito il collegamento elettrico tra il rimorchio stesso e la motrice e verificare il corretto funzionamento dell’impianto di illuminazione e dell’impianto di segnalazione; dopodiché attraverso gli specchi retrovisori esterni della motrice occorre accertarsi di poter contare su una visibilità adeguata.
Trainare un rimorchio: quale patente serve
Nel caso in cui il complesso veicolare sia inferiore alle 3 tonnellate e mezzo, per guidare un veicolo che traini un carrello per auto, un carrello portamoto o qualsiasi altro tipo di rimorchio è sufficiente la patente B; in caso contrario è indispensabile la patente BE. Se si vogliono avere maggiori dettagli su tutti i tipi di patente, è possibile leggere la guida dedicata.
Trainare un rimorchio: cosa cambia alla guida
Dal punto di vista pratico, la presenza di un carrello auto collegato al proprio veicolo comporta una serie di cambiamenti per la guida, a cominciare dal fatto che, anche procedendo a velocità ridotta, i consumi di carburante crescono. Non solo: anche lo spazio di frenatura aumenta, e lo stesso dicasi per la forza ribaltante che viene esercitata dal vento. Viceversa, a diminuire in modo drastico è la capacità di accelerazione del mezzo (la cosiddetta ripresa), soprattutto nell’eventualità in cui il rimorchio sia carico. Se si circola su percorsi caratterizzati da salite molto ripidi, è da tenere in considerazione un sensibile incremento della temperatura del liquido di raffreddamento del motore. Per tutti i nostri consigli sulla guida sicura, si può fare riferimento all’articolo dedicato su Chiarezza.it.
Trainare un rimorchio: consigli utili alla guida
Ma come si deve guidare con un carrello rimorchio? Una particolare attenzione deve essere riservata alle svolte, poiché in tali circostanze si ha un aumento dello spazio necessario per curvare, la cosiddetta fascia di ingombro del complesso veicolare; il rimorchio, per altro, percorre una traiettoria circolare con un raggio minore rispetto a quello della vettura motrice, il che vuol dire che stringe di più la curva. Ecco, quindi, che si devono usare tutte le precauzioni del caso sia quando si svolta a sinistra, per non andare addosso agli altri veicoli, sia quando si svolta a destra, per non salire sul marciapiede.
Trainare un rimorchio: la targa
La targa del rimorchio è diversa da quella della motrice: tutti i rimorchi, infatti, devono essere muniti di una targa propria, a prescindere dal fatto che si tratti di rimorchi leggeri o meno. Non è corretto, invece, il comportamento di chi stacca la targa dal veicolo per attaccarla sul rimorchio. Diverso è il caso per un carrello appendice: in questa situazione non è prevista una targa diversa da quella della motrice, ma occorre comunque una targa ripetitrice, cioè una targa uguale a quella del veicolo che traina.
Trainare un rimorchio: il valore massimo della massa
Per sapere qual è il valore massimo della massa che può essere rimorchiata è sufficiente controllare la carta di circolazione, dove è indicato il cosiddetto rapporto di traino. Oltre a impiegare un gancio di traino apposito, occorre usare le strisce laterali e posteriori retroflettenti per i traini con massa a pieno carico di più di 3 tonnellate e mezzo. Da non dimenticare l’obbligo di posizionare i contrassegni che riportano i limiti di velocità massimi. Per posizionare il carico, è meglio che gli oggetti pesanti non si trovino in corrispondenza del gancio di traino, ma che siano collocati vicino all’asse del rimorchio per quanto possibile.