Arriva il momento in cui diventa necessario rottamare il proprio veicolo. Che si tratti di un mezzo ormai troppo vecchio, incidentato o in condizioni che lo rendono difficile da riparare, poco importa: ciò che conta è trovare dei professionisti che possano aiutarci a farlo nel modo corretto. Perché forse non tutti sanno che per poter rottamare un’auto esiste un iter burocratico ben preciso da seguire.
Solo a seguito di una corretta procedura, infatti, vi verrà rilasciato il certificato di rottamazione, l’unico e solo strumento per sollevare la responsabilità del proprietario del veicolo da ogni conseguenza civile, penale e amministrativa connessa alla proprietà e alla corretta gestione del veicolo di cui egli si disfa. Ecco quindi alcuni consigli utili per non incorrere in brutte sorprese. Il caso più semplice è quando dovete rottamare l’auto per acquistarne una nuova in concessionaria. Basta portare il vecchio mezzo alla concessionaria e sarà il rivenditore a provvedere alla rottamazione del veicolo rilasciandovi il “certificato di rottamazione” entro trenta giorni dalla consegna del vostro acquisto.
Nel caso in cui dobbiate, invece, rottamare l’auto senza comprarne una nuova, dovete rivolgervi e consegnare l’autovettura all’impianto di autodemolizione, comunemente definito “lo sfascio“. Questo centro deve essere in possesso di apposita autorizzazione per la gestione dei rifiuti rilasciata dalla Regione o dalla Provincia. È possibile trovare la lista dei siti in cui si demoliscono auto su Autorecupero.it.
Rottamazione auto: la scelta migliore per un veicolo in disuso
In realtà, la procedura da seguire per la rottamazione di un veicolo è abbastanza semplice e non richiede passaggi elaborati: è tuttavia fondamentale avere a disposizione tutti i documenti richiesti o eventuali dichiarazioni sostitutive e accertarsi che il centro a cui ci si rivolgerà possa rilasciare il dovuto certificato di rottamazione, utile per certificare l’effettiva rimozione del veicolo dall’elenco dei mezzi attivi. Scopriamo, allora, quali documenti ci serviranno per la rottamazione auto e come procedere.
Tutti i documenti richiesti per la rottamazione di un veicolo
Per poter procedere correttamente alla rottamazione della propria auto, il guidatore dovrà consegnare al centro di smaltimento alcuni documenti essenziali. Ovvero:
- La targa del veicolo
- Il libretto di circolazione del mezzo
- Il certificato di proprietà, in formato digitale o cartaceo
Questa documentazione è necessaria per certificare l’effettivo possesso del veicolo e per procedere allo smaltimento del mezzo in maniera veloce e senza rischi per il guidatore o per il centro operativo scelto. Una volta consegnato il veicolo alla concessionaria o allo “sfascio” per la demolizione, e dal momento del rilascio del certificato di rottamazione, non siete più obbligati a pagare il bollo. Sono previste piccole spese per quanto riguarda la cancellazione dal PRA (imposta di bollo). La cancellazione dal Pra deve essere effettuata dal concessionario o dal gestore della casa costruttrice prima di consegnare l’auto al centro di raccolta.
Rottamazione auto: i casi eccezionali
Può capitare che il guidatore non sia più in possesso dei documenti richiesti perché sono andati persi o perché gli sono stati rubati. In questo caso, il guidatore dovrà presentare:
- I documenti di identità del proprietario del veicolo
- Il numero di targa del mezzo
- La denuncia o la dichiarazione sostitutiva di resa denuncia dei documenti mancanti
Non si tratta del solo caso eccezionale in cui potrebbe trovarsi il proprietario di un mezzo da rottamare. Potrebbe accadere che il veicolo in questione sia sottoposto a fermo amministrativo e che, per questo motivo, non possa essere smaltito. In questo caso, l’unico modo per poter procedere alla rottamazione consiste nel rimuovere il fermo, pagando quanto dovuto.
Le tempistiche necessarie
Una domanda lecita da parte di chi ha richiesto la rottamazione della propria auto riguarda le tempistiche necessarie per lo smaltimento del veicolo. Normalmente, le aziende che si occupano di questo tipo di procedure impiegano non più di 30 giorni dalla data di consegna del mezzo, come previsto per legge, ma possono organizzare il loro calendario di interventi in maniera personalizzata. Ciò dipende dal soggetto che si occupa materialmente della demolizione del mezzo, che potrebbe essere anche esterno all’azienda contattata: in questo caso, gli specialisti sono degli intermediari che si occupano di prelevare il veicolo e portarlo presso un centro demolizione.
Rottamazione auto: i costi previsti
Le tariffe richieste per la rottamazione di un’auto variano di anno in anno. Si tratta, in parte, di imposte statali che non dipendono dai centri di smaltimento a cui ci si rivolge ma da quanto stabilito dalla legge di bilancio emanata per l’anno in corso. Ciò che è certo è che il guidatore che voglia disfarsi del proprio veicolo dovrà pagare una parcella all’ACI e una imposta di bollo variabile. Simili costi si sommano alla manodopera richiesta dagli addetti allo smaltimento e, per questo motivo, è bene chiedere un preventivo prima di procedere alla rottamazione.