In Italia lo chiamiamo metano, ma la sua composizione è dovuta ad una miscela di gas come propano e butano in cui entra anche, appunto, il metano, in percentuale maggiore. Il CNG (acronimo internazionale per Compressed Natural Gas) o gas naturale è il carburante che possiede l’insieme di caratteristiche più adatte a farlo diventare l’alternativa ai carburanti di derivazione petrolifera. Si chiama gas compresso perché l’utilizzo avviene a pressioni di esercizio intorno ai 200 bar.
Auto a metano: inquinamento
L’inquinamento è rappresentato per il 60% dalle sostanze prodotte dai motori. A sua volta, il 60% del petrolio estratto sulla terra finisce a bruciare nei motori, sotto forme diverse.
Un motore a CNG produce il 20-25% di emissioni di anidride carbonica in meno di un benzina.
Rispetto al gasolio produce quasi zero emissioni di particolato e diminuisce del 90% le emissioni di Nox (pericolose per l’uomo e sostanze ad elevato effetto serra). Senza contare che gli inquinanti aromatici vengono prodotti in limitata quantità.
Auto a metano: i consumi
Quanto consuma un’auto a metano? Innanzitutto, va chiarito che come per gli altri motori anche per quello a metano incide molto il piede del guidatore e da quanto questo sia “pesante”. Detto questo, un kg di metano rende quanto un litro e mezzo di benzina, con buona approssimazione. Facciamo un esempio: se un’auto percorre 15 km/l alimentata a benzina, con lo stesso motore alimentato a gas naturale ne percorrerà 22-23.
Auto a metano: i distributori
Il metano viene erogato dai distributori, esattamente come gli altri carburanti, con la differenza che trattandosi di un gas non necessita di essere trasportato con le autocisterne. I distributori lo prelevano direttamente dalla stessa rete di rifornimento per i privati e le aziende.
I tempi per effettuare un pieno (bombola da 80-100 litri) è di 2-3 minuti, nelle stazioni moderne. Oggi, la rete di distributori CNG conta su più di 1.000 impianti attivi, ad un ritmo di crescita che si aggira sui 50 nuovi impianti all’anno, circa.
Auto a metano: il prezzo del metano
Attualmente il prezzo del metano si aggira sui 0,97 €/kg. Il minor costo permette di risparmiare sui costi di gestione, ma anche su quelli di trasformazione. Se ipotizziamo un costo di circa 2.000 € per l’aggiunta dell’impianto metano, un’auto che percorra, mediamente, 15.000 km all’anno impiegherà un paio d’anni per ammortizzare il costo.
Naturalmente il prezzo varia a seconda dell’andamento del mercato ed è indicizzato a quello del petrolio, anche se le fluttuazioni tendono ad essere più diluite nel tempo, rispetto agli altri carburanti.
Auto a metano: auto nuove
Il metano viene preso in considerazione anche dai costruttori di vetture: i sistemi bi-fuel prevedono la presenza delle bombole per il metano e di un serbatoio per la benzina o, in tempi più recenti, per il gasolio. Il funzionamento delle macchine alimentate con il primo metodo prevede l’uso del metano come carburante principale. Le automobili bi-fuel metano-gasolio, invece, sono equipaggiate con motori che utilizzano il gasolio e il metano contemporaneamente. I sistemi monofuel, invece, sono concepiti per funzionare esclusivamente a metano.
Auto a metano: modelli disponibili
Il metano può essere l’alimentazione di qualunque tipologia di auto e non solo: anche SUV e perfino autocarri possono essere equipaggiati con motori alimentati da questo combustibile. Molte case automobilistiche hanno a listino versioni a metano delle loro vetture. A seguire una breve panoramica delle nuove proposte 2017: è il caso di Audi con la sua A3 Sportback, seguita da Fiat che sfodera la 500, la Panda e la Punto. Sempre del Gruppo FCA da segnalare la Lancia Ypsilon. Opel, dal canto suo, rilancia con la Zafira Tourer. La Leon e la Mii, invece, sono l’offerta di Seat, mentre Skoda produce la Citigo. Volkswagen ha a listino il Caddy, la Golf e la Up! Va ricordato che, se si decidesse di puntare ad un nuovo modello di auto a metano, potrebbe esserci la possibilità di trasferire la propria polizza auto sul nuovo acquisto. Oppure di stipularne una nuova, richiedendo i preventivi della polizza RCA.
Auto a metano: conviene o non conviene?
Anche le auto a metano possiedono pregi e difetti. I pregi sono rappresentati, in primis, dal basso costo del carburante e, conseguentemente, dai bassi costi di gestione dell’automobile. A seguire il bassissimo impatto ambientale dei motori alimentati a metano: ciò permette di circolare anche nei casi di restrizioni al traffico per l’inquinamento. In alcune regioni, poi, i mezzi a CNG sono assoggettati ad un’esenzione totale o parziale del bollo.
Va considerato che il risparmio sui consumi in tempo di crisi è ancora più importante, e si tendono a guardare anche le minime differenze di prezzo.
Veniamo al rovescio della medaglia: le prestazioni di un motore bifuel, quando questi “gira” a metano sono ridotte di un 10%, circa (anche se i motori turbocompressi hanno praticamente annientato il gap). Il secondo problema è lo spazio occupato dalle bombole che portano via buona parte della capienza del baule. Anche la distribuzione delle stazioni di servizio non è capillare come quelle dedicate agli altri carburanti.