Come scelgono di spostarsi gli Italiani in città? Leggi tutti i risultati di una recente indagine sull’utilizzo dell’auto nelle nostre città.
Stavolta siamo al primo posto. Ma non è un merito. Gli italiani sono i cittadini europei che usano maggiormente l’ auto a discapito di treni, autobus o mezzi ecologici come il car sharing.
Anche solo per andare a prendere un caffé o per accompagnare il figlio a scuola l’ italiano non usa neanche le proprie gambe, nonostante la distanza da percorrere sia breve. Oltre il 50% degli intervistati affermano di non poterne fare a meno. Molti non rinunciano perché è uno status, una comodità, un’ abitudine e, in molti casi, il mezzo più comodo e veloce per raggiungere il posto di lavoro nonostante lo stress da traffico delle nostre città.
I DATI
L’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile Airp ( Associazione italiana ricostruttori pneumatici ) stila una classifica confrontando i dati di ogni nazione: coloro che usano l’ auto almeno una volta al giorno, in Italia sono il 67%, in Francia il 60%, in Germania 54%, Regno Unito 50% e solo il 39% in Spagna. Il 21% degli italiani intervistati la usano due volte a settimana, il 3% due volte al mese e solo il 9% dichiara di non usarla.
Le statistiche sono confermate anche da una ricerca di Infojobs: tre lavoratori su cinque, per raggiungere il posto di lavoro, usano esclusivamente l’ automobile. Di questi, solo il 30% sarebbe disponibile a lasciare l’ auto optando per altri mezzi, ad esempio quelli pubblici, usati solo da un italiano su dieci. Il 3,3% arriva a lavoro a piedi, l’1,5% usa la bicicletta, il 10,7% sceglie il treno o l’ autobus.
MOTIVAZIONI
Ci si domanda perché si è così restii a lasciare la propria automobile nel garage e la risposta, spesso, è abbastanza scontata. L’ Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile fa notare come “le ragioni risiedano nelle carenze evidenti dei mezzi pubblici. Nei tragitti extraurbani, in moltissime regioni, non vi sono alternative all’ auto, ed infatti il 43% degli intervistati non li usa mai, a differenza di una media europea del 29%”. Inoltre, molti datori di lavoro chiedono, come ulteriore caratteristica del neo assunto, l’ essere automuniti dacché, a causa dei disservizi del bel Paese ( scioperi, corse soppresse, ritardi ), si rischia di veder arrivare i propri dipendenti sempre in ritardo.
Solo il 9% ammette di non salire mai su un auto, contro il 15% del Regno Unito ed il 18% della Spagna. Qui, nel record negativo, ci superano solo i tedeschi, dove solo il 7% è restìo all’ uso del mezzo a quattro ruote. Il 26% degli italiani però dichiara di aver aumentato l’ uso della bicicletta. E questo fa ben sperare. Le iniziative di chiusura al traffico di alcune zone delle grandi città o la costruzione di nuove piste ciclabili ha invogliato i cittadini a percorrere i tragitti quotidiani con mezzi ecologici. Ne giova la salute, l’ ambiente, e spesso anche il portafogli, proprio grazie a costi ridotti degli abbonamenti mensili o annuali ai mezzi pubblici.
CONSEGUENZE
L’ uso dell’ auto, inoltre, incide per il 13% sul reddito medio netto di una famiglia. E si tratta solo di una media statistica. La percentuale supera il 25% nel caso di più auto possedute, arrivando così a pesare più delle spese alimentari che si aggirano sul 19% del reddito. Senza contare i costi imprevisti e quelli relativi all’ inquinamento i quali sono pagati indirettamente da tutti i cittadini.
In Italia si contano oltre 600 automobili ogni mille abitanti con i picchi costituiti dalle aree metropolitane di Roma e Firenze dove se ne registrano oltre 700 ogni mille abitanti.