Nella ‘sfida’ tra i telefonini e la voglia di inviare sms e e-mail e la sicurezza stradale, stanno vincendo i primi. Come confermato anche dal Cdc di Atlanta, che la mette tra i comportamenti più a rischio per la salute dei teenager americani, la tentazione del messaggino o della sbirciatina al proprio profilo Facebook mentre si guida è irresistibile, al punto che il segretario ai trasporti statunitense per definirla ha usato il termine più conosciuto dal centro statunitense, ‘epidemia’. Secondo l’indagine del Center for Disease Control (Cdc) di Atlanta sui giovani, il 58% dei diciottenni ha letto e mandato testi mentre era alla guida almeno una volta nei 30 giorni precedenti il sondaggio: in media il 32,8% degli adolescenti con la patente, che negli Usa si prende a 16 anni, ha dichiarato di essere dedito ai messaggi, ma la percentuale schizza in alto con la maggiore età. “La pratica è leggermente più diffusa tra i maschi – si legge nel rapporto – ed è in valore assoluto inferiore soltanto all’uso di alcol (38,7%) tra i comportamenti a rischio”. Il Dipartimento dei Trasporti statunitense ha invitato le case automobilstiche a disabilitare, mentre l’auto si muove su strada, le applicazioni che consentano ai guidatori di accedere ai social media, di navigare sul web o inviare messaggi di testo e ha avviato campagne di sensibilizzazione, ma la pratica rimane diffusa: “E’ una vera e propria epidemia – ha affermato sulla base dei dati Ray LaHood, segretario ai Trasporti – che colpisce soprattutto gli adolescenti e i giovani adulti”.
Nonostante l’invio dei messaggi, come afferma uno studio dell’università dello Utah, aumenti il rischio di incidenti di sei volte, due in piu’ rispetto alle telefonate, il comportamento è molto comune anche al di qua dell’Atlantico, con gli italiani tra i peggiori, come ha rivelato recentemente uno studio commissionato da Ford Europa. Condotta in Germania, Spagna, Francia, Regno Unito, Italia e Russia su un campione di oltre 5mila persone, l’indagine ha evidenziato che il 48% degli europei legge gli sms mentre è alla guida, nonostante il 95% riconosca la pericolosità di questo atto. La maglia nera va proprio agli italiani (61%), seguiti da russi (55%), francesi e tedeschi (49%). I più prudenti sembrano essere gli spagnoli (40%) e soprattutto gli inglesi (33%). In futuro in aiuto della sicurezza potrebbero arrivare app che silenziano lo smartphone quando gli accelerometri percepiscono un movimento con velocità attribuibile a un’auto o sistemi che leggono i messaggini quando arrivano, tutti però facilmente eliminabili dall’utente, con il cervello umano che rimane l’unica ‘tecnologia’ in grado di fermare il fenomeno.