330mila feriti e 11 morti al giorno: è questo il triste bilancio di uno scorretto utilizzo del telefono mentre si è alla guida. A lanciare l’allarme è l‘Harvard Center for Risk Analysis Study, prestigioso organo della famosa università americana che auspica un intervento del governo centrale per invertire la tendenza. Finora, a poco sono servite le campagne di sensibilizzazione promosse da Washington anche perché in undici stati è perfettamente legale usare il telefonino mentre si è alla guida e nella maggior parte delle altre giurisdizioni le pene previste per chi non adempie alle normative sono molto blande.
Solo dieci stati osteggiano fermamente l’utilizzo di smartphone e tablet alla guida, e con ragione, dato che anche il National Safety Council, una organizzazione no-profit statunitense, è scesa in campo per sensibilizzare gli automobilisti su questo tema e le sue ripercussioni sulla sicurezza stradale. Anche la National Highway Traffic Safety Administration ha speso parole dure contro questa brutta abitudine, seconda l’agenzia del Ministero dei Trasporti USA guidare utilizzando un telefonino sarebbe sei volte più pericoloso che guidare sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti. Purtroppo questa pratica non coinvolge solamente le fasce più giovani della popolazione: quasi il 50% degli adulti intervistati dal Washington Post nello scorso maggio ha dichiarato di inviare sms e ricevere chiamate mentre è al volante. Secondo le fonti governative, poco si potrà fare se le compagnie produttrici di telefonini non svilupperanno delle applicazioni in grado di attivare un blocco per il cellulare mentre si è in auto. Attualmente, esistono svariate applicazioni per smartphone che agevolano gli automobilisti al momento di usare il proprio telefono ma i risultati in termini di vite umane salvate sono stati fino ad ora irrisori.