Tempi duri anche per i ladri professionisti o aspiranti tali: la recessione economica degli ultimi anni non ha risparmiato nemmeno la piccola delinquenza che ha cominciato a dedicarsi a furti fino a qualche anno fa impensabili. Dopo l’exploit del rame oggi è la volta del ferro e i principali bersagli dei disonesti sono diventati i guard rail, specie quelli delle strade meno trafficate.
Più che di ladri professionisti, questi colpi sembrano opera di persone che hanno perso il lavoro e cercano di arrotondare rubando barriere di contenimento ma ciò non toglie che la sottrazione delle stesse comporta un enorme rischio per la sicurezza stradale. Il fenomeno non è nuovo in Italia ed investe trasversalmente tutta la penisola: da Nola ad Asiago, da Udine a Nuoro e da Foggia a Rimini simili episodi di cronaca non sono passati inosservati tanto che nell’aprile del 2012, il deputato leghista in Friuli Venezia Giulia Edouard Ballaman aveva presentato il problema al consiglio regionale della regione autonoma. In alcune località montane nella fascia oraria compresa tra le 23 e le 5 del mattino non è raro che le strade siano completamente deserte: un paradiso per chiunque voglia sottrarre le barriere metalliche. Se a questo aggiungiamo che spesso vengono rimossi solo i supporti metallici lasciando apparentemente intatti i guard rail, non è difficile immaginare quanto sia pericoloso transitare su alcune carreggiate periferiche dell’arco alpino. L’ultima denuncia in fatto di furti di guard rail arriva dalla Spagna e più precisamente dalla SIMEPROVI, l’Associazione Spagnola dei Costruttori di Sistemi Metallici. La società iberica ha sottolineato come, dall’inizio della crisi ad oggi, il numero dei furti delle barriere salvavita sia aumentato vertiginosamente. L’ultimo episodio degno di nota ha avuto luogo la scorsa settimana in provincia di Malaga nella statale che collega Olías a Comares, due piccoli centri dell’entroterra andaluso. Approfittando dello scarso flusso di autovetture i ladri hanno estirpato circa novanta metri di guard rail lasciando un intero tratto senza alcuna protezione. Il direttore generale della SIMEPROVI, Sergio Corredor, ha ritenuto quindi necessario informare Europa Press, la principale agenzia di stampa privata in Spagna. Oltre ai seri problemi che comportano questi episodi per la sicurezza stradale, Corredor ha approfittato dell’occasione per dissuadere eventuali imitatori dal furto di guard rail. Ogni barriera metallica presente sul territorio ha al suo interno un codice di identificazione che ne permette la tracciabilità ma è risaputo che i ricettatori di materiali ferrosi non siano proprio dei campioni in quanto a etica professionale.