Rivoluzione in General Motors

Da pochi giorni la casa statunitense ha reso noto che non investirà parte del suo budget per la finale del Super Bowl 2013. Si tratta di una vera e propria inversione di tendenza per il colosso statunitense nonchè primo produttore mondiale di automobili considerato che nel 2011 aveva speso cifre folli per promuovere la propria immagine e le proprie autovetture. La finale del Super Bowl è l’evento clou della stagione televisiva americana, la lotta per il titolo più ambito negli States riesce a tenere incollati davanti al piccolo schermo circa 100 milioni di americani. Il prezzo stimato per uno spot di 30 secondi nella finale del prossim

 

o anno oscillerà tra i 3,5 e i 4 milioni di dollari; enon c’e crisi che tenga quando si parla di questa finale dall’altra parte dell’oceano, le tariffe pubblicitarie subiranno un aumento del 15% circa.

Troppo anche per un gigante come General Motors che per bocca di Joel Ewanick, direttore marketing dell’azienda di Detroit, ha reso noto che non intende investire cifre simili per fare una comparsa di pochi secondi nell’evento più saturato dell’anno. Secondo Ewanik i ricavi non compensano le spese e simili somme possono essere meglio investite in altre campagne più a buon mercato ma non per questo meno efficaci. Tutto questo si inserisce in una strategia generale dell’azienda che punta a limare le spese superflue al fine di essere sempre più efficiente, una qualità sempre più apprezzata di questi tempi. E se GM chiude i rubinetti, qualche altro competitor potrebbe seguire il suo esempio e abbandonare questo palcoscenico importante ma decisamente oneroso. Al momento lo scenario non sembrerebbe essere questo dato che nell’ultima edizione ben dieci case automobilistiche hanno presentato i loro modelli nei costosissimi break pubblicitari della finale più attesa dell’anno. Quest’anno, e per la prima volta nella storia del Super Bowl, la Fiat ha presentato uno dei suoi modelli di punta: la 500 Abarth, e lo ha fatto senza badare a spese pur di ritagliarsi uno spazio nel ricco mercato americano. La casa torinese ha puntato su uno spot completamente in italiano e senza sottotitoli per catturare l’attenzione degli spettatori riscuotendo peraltro un ottimo successo.   Se l’investimento di Fiat nel Super Bowl sembra assicurato anche per l’edizione del 2013, la decisione di General Motors sembra invece irrevocabile. Nonostante questo, il colosso di Detroit manterrà costante l’investimento, per le campagne di marketing; il prossimo anno, il primo costruttore al mondo spenderà circa un miliardo di dollari. Ora la prossima mossa spetta alla concorrenza.