Rc auto, italiani poco informati. Mostrano confusione e lacune in campo assicurativo come emerge da un indagine sull’RC Auto.
Poco e male informati. Gli italiani non brillano per conoscenza della Rc auto, mostrano molta confusione e importanti lacune nel campo delle assicurazioni. I dati sono emersi da una indagine di Altroconsumo su duemila italiani. “Quanto ne sai di Rc auto?”, è lo slogan della iniziativa. Quasi nulla, è la risposta emersa. Basti pensare che una persona su tre è convinta di essere coperta dall’Rc auto se subisce danni fisici in un incidente in cui è al volante. E un italiano su cinque crede di essere coperto dall’assicurazione in caso di furto e incendio.
Ma la realtà è molto diversa ed è per questo che è giusto essere informati. Prima di tutto bisogna sapere che ogni veicolo a motore in circolazione, secondo la legge, deve essere assicurato con la polizza Rc auto (Responsabilità civile auto) che copre i danni fisici o materiali che la tua auto può causare agli altri (per esempio in un incidente) nei limiti della somma indicata nella polizza (minimo 5 milioni di euro per i danni alla persona e un milione di euro per quelli alle cose). Non solo. Ogni automobilista deve conoscere la copertura che l’assicurazione gli garantisce. Dall’indagine emerge invece che uno su tre non sa che l’Rc auto non copre i danni fisici al guidatore che ha provocato l’incidente. Come si fa ad avere questa copertura? Bisogna inserire nella polizza la voce “Infortuni del conducente”, ovviamente pagandola a parte. Stessa cosa vale per il furto e l’incendio, non coperti dalla normale Rc auto. Bisogna invece stipulare una polizza a parte.
Ma c’è una cosa che gli italiani sanno alla perfezione (o quasi). Ossia che se non fai incidenti paghi meno l’assicurazione. Insomma, il meccanismo bonus malus gli italiani lo conoscono. Eppure il 16% degli intervistati non sa che un malus provoca un peggioramento di due classi di merito e il 7% pensa che sarà penalizzato per qualsiasi incidente anche per quelli in cui non ha alcuna responsabilità. Ecco spiegato il meccanismo nello specifico: se non si fanno incidenti si viene premiati e il costo dell’assicurazione diminuisce ogni anno. Se invece si fanno incidenti si paga un premio più alto che scenderà solo dopo qualche anno. Infine, quasi la metà degli italiani non conosce i benefici del Decreto legge Bersani, che permette di risparmiare sul costo della polizza e offre la possibilità di estendere la classe di merito di un membro della famiglia a una seconda macchina che si acquista per se stessi o per un figlio o la moglie o un altro membro del nucleo familiare.