La scure della crisi non risparmia nemmeno le polizze assicurative: crolla la richiesta di garanzie accessorie (-8%), come incendio, furto e kasko. Sempre più incidenti sono causati da veicoli non assicurati (+20% dal 2009 al 2011). Nel 2012 scende a 698 euro la tariffa media per le autovetture (il 4,9% in meno rispetto ai 735 euro di fine 2011). È quanto emerge dall’Osservatorio auto di Aiba (l’associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni),realizzato in collaborazione con Iama Consulting, società di consulenza specializzata nel mercato assicurativo.
Nonostante i premi restino comunque i più alti d’Europa, nell’ultimo anno si è fermata la lunga corsa al rialzo delle tariffe RC auto. Le riduzioni tariffarie hanno interessato l’intero Paese, con punte di ribassi del 9% a Trento. L’inversione di tendenza è dovuta alla diminuzione della frequenza dei sinistri (-13,4%), al calo dei costi legati alla microinvalidità e alla riduzione del costo degli incidenti (-3%). «Il calo delle tariffe RC auto per gli autoveicoli e la ritrovata redditività del comparto è un segnale importante che va sottolineato», afferma il presidente dell’Aiba Francesco Paparella. «Tuttavia le coperture assicurative auto continuano a essere le più care d’Europa. Il mercato è caratterizzato dall’assenza di innovazione nei prodotti e dalla scarsa flessibilità dell’offerta. Nonostante i molteplici interventi normativi, il fenomeno delle frodi non accenna a diminuire e i risarcimenti per i sinistri con lesioni di modesta entità, seppure in calo, si mantengono su valori elevati». Il nuovo impianto legislativo introdotto dal governo Monti (abolizione del tacito rinnovo delle polizze e via libera alla collaborazione tra intermediari assicurativi) dovrebbe però favorire il calo dei prezzi delle coperture assicurative. «La libera collaborazione tra intermediari assicurativi è un passo avanti verso un mercato più concorrenziale e maturo, dove i clienti potranno usufruire, senza alcun aggravio di costi, della consulenza di figure professionali in grado di garantire le migliori soluzioni disponibili sul mercato, al prezzo più vantaggioso», osserva il presidente dell’associazione dei broker di assicurazioni. Secondo l’Osservatorio auto di Aiba, con un attento confronto fra le polizze RC auto presenti sul mercato si possono risparmiare fino a 584 euro sull’assicurazione della propria automobile. Il ribasso però non è per tutti. Se gli automobilisti virtuosi hanno beneficiato di una riduzione media dei prezzi di listino del 6,4% (589 euro), chi ha causato un incidente ha invece subito un rincaro del 4,5% (1.106 euro). La diminuzione della tariffa media a 698 euro (-4,9%) è imputabile agli interventi di alcune compagnie tradizionali, che nel secondo semestre hanno premiato i clienti più appetibili. A Bologna, Firenze, Milano e Trento le riduzioni sono state superiori alla media di mercato, a differenza di Napoli e Torino dove il calo è stato inferiore. Rispetto agli anni precedenti è aumentata la frequenza dei cambiamenti tariffari: l’80% delle compagnie ha ritoccato le tariffe ogni tre mesi. Nel 2012, inoltre, è diminuito il vantaggio competitivo delle compagnie dirette (telefoniche e online): colpa delle politiche più aggressive adottate dalle compagnie tradizionali (-5,2%, tariffa media a 706 euro), che nel secondo semestre hanno abbassato i prezzi per i clienti migliori. In decisa crescita invece (+11,9%) le tariffe applicate dalle banche. L’introduzione del divieto di discriminazione sulla base del sesso non ha avuto impatti tariffari, con l’eccezione della fascia di età dei giovani guidatori. Le tariffe “Unisex” entrate in vigore a dicembre sono mediamente meno care del 10% per gli uomini (rispetto a prima) e più care del 18% per le donne amanti dei motori. Per l’anno in corso, secondo le stime Aiba, le immatricolazioni delle auto resteranno sui livelli del 2012. Si prevede un’ulteriore contrazione della raccolta Rc auto e una maggiore tensione sul prezzo e politiche di pricing più aggressive sui target più appetibili di clientela. Aumenterà la competizione tra i canali distributivi, con l’ingresso sul mercato di nuovi operatori bancari. Alla luce delle nuove norme aumenterà la mobilità degli assicurati, mentre per effetto dell’introduzione dei provvedimenti antifrode diminuiranno i costi medi per sinistro.