Di sicuro provocherà uno scossone al mercato. Attraverso un provvedimento del ministro dello Sviluppo Economico (così come prevede il decreto “Sviluppo bis”), sarà definito uno schema di contratto base per quanto riguarda l’assicurazione RC auto, nel quale inserire tutte le clausole minime necessarie per circolare sulle strade e adempiere all’obbligo assicurativo. Una RC auto nuda, su cui si scatenerà il confronto tra le tariffe. Ciascuna compagnia potrà liberamente formulare la propria offerta, con la separazione delle varie voci che comprendono il premio. Si dovrà così definire il costo complessivo della polizza, individuando ogni eventuale supplemento per le garanzie accessorie. In questo modo sarà più immediato il confronto fra una tariffa e l’altra. Questo sistema faciliterà, quindi, anche l’automobilista più sprovveduto, che potrà semplicemente chiedere i preventivi della polizza base.
Il comma 4 dell’articolo 22 (Sezione VIII) non lascia adito a dubbi: «Al fine di favorire una scelta contrattuale maggiormente consapevole da parte del consumatore, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, sentiti l’Ivass, l’associazione nazionale tra le imprese assicuratrici Ania, è definito il “contratto base” di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, contenente le clausole minime necessarie ai fini dell’adempimento dell’obbligo di legge, articolato secondo classi di merito e tipologie di assicurato, e sono altre sì definiti i casi di riduzione del premio e di ampliamento della copertura applicabili allo stesso “contratto base”», recita la norma. Il comma 8 invece stabilisce l’obbligo, per le società di assicurazione, di predisporre sui propri siti web delle aree riservate attraverso le quali consentire ai clienti la possibilità di consultare le coperture assicurative in essere, le condizioni contrattuali sottoscritte, lo stato dei pagamenti e le relative scadenze.