Pirati della strada, un morto ogni due giorni. Incidenti causati da automobilisti che fuggono, il fenomeno è in forte crescita e la sicurezza stradale a rischio
I pirati della strada sono in aumento. Creano incidenti, fanno vittime e poi fuggono. Nonostante i numerosi sforzi della polizia stradale per inchiodare i responsabili, il fenomeno è in forte crescita e la sicurezza stradale è sempre più a rischio. I dati allarmanti arrivano da una indagine dell’osservatorio Centauro-Asaps (Associazione sostenitori della Polstrada) sul primo semestre 2012. Si è calcolato che in questo periodo ci sono stati 461 incidenti che hanno provocato 57 morti, due in più rispetto al 2011 (+4%) e 564 feriti (+35%).
Ma il dato più preoccupante riguarda il periodo estivo che sta per terminare. Da luglio, in Italia, c’è stato un morto ogni due giorni provocato da un pirata della strada. Incidenti mortali in cui il guidatore responsabile dell’omicidio ha preferito scappare piuttosto che prestare soccorso. Secondo i dati raccolti, inoltre, il 2012 è stato l’anno record con gli episodi segnalati (pirateria grave) aumentati del 45%: 852 fughe dopo l’incidente. Nei casi mortali il 35% dei pirati guidava in stato di ebbrezza e/o sotto l’effetto di stupefacenti. I dati del 2012 parlano dunque di un bilancio in continuo peggioramento: due morti e 22 feriti a settimana.
Dal primo luglio le vittime sono state 17, ovvero un morto ogni due giorni. In 68 casi dall’inizio dell’anno l’autore, scoperto, è risultato ubriaco (26%), in nove era drogato. Nello stesso periodo è stato identificato il 58% dei pirati; uno su quattro era straniero. Ma c’è un altro aspetto inquietante: tra i pirati della strada cresce, da tre anni a questa parte, la percentuale delle donne che ha raggiunto il 12,8 % dei crimini noti. Dall’osservatorio si evince anche un ritratto del pirata della strada, ossia tre figure tipo di conducenti che fuggono per far perdere le proprie tracce.
Persone sotto l’effetto di alcol o droghe, che non si rende nemmeno conto di aver causato un incidente, il conducente in fuga perché non è in regola con l’RC Auto e i malviventi. Oltre a queste tre categorie ci sono quelli che scappano presi dal panico, ma che si presentano all’indomani dell’incidente accompagnati da un avvocato. A livello nazionale, nel primo semestre 2012 il pirata identificato è stato arrestato nel 30,6 per cento dei casi, per gli altri è scattata la denuncia a piede libero. Il report rileva inoltre come la presenza degli stranieri segua una tendenza stabile.