Moto GP Misano, Rossi corre in casa. Il circo delle due ruote ritorna in Italia con Il GP di San Marino sul circuito dedicato a Marco Simoncelli
Dopo il Mugello, la MotoGP ritorna in Italia per la gara di Misano, GP di San Marino e della Riviera di Rimini. Il circuito è intitolato a Marco Simoncelli. Negli anni ha subito varie modifiche. Teatro fisso dei GP tra gli anni ‘80 e ‘90, l’appuntamento di fine estate della riviera romagnola è tornato in calendario dal 2007. Il tracciato si affronta in senso orario. Secondo quanto comunica la Brembo, è mediamente impegnativo per i freni. Lungo 4226 metri, presenta sei curve a sinistra e dieci a destra. Tra i top driver, il più carico è senza dubbio Jorge Lorenzo, rivitalizzato dal successo di Silverstone dopo uno splendido duello con Marc Marquez (culminato con il sorpasso all’ultima curva). Il maiorchino della Yamaha non saliva sul gradino più alto del podio dalla gara di Barcellona. Adesso è terzo nel Mondiale, lontano 39 punti dalla vetta della classifica. Per Lorenzo Misano potrebbe essere il vero punto di svolta della stagione: nella classe regina, ha dominato le ultime due edizioni e non è mai sceso sotto la seconda posizione nei tre anni precedenti. Ha vinto pure nella classe 250 nel 2007. Un circuito quindi che gli porta bene e che potrebbe rilanciarlo per la lotta al titolo.
Una tradizione favorevole che tocca anche l’altra metà del box Yamaha, occupata da Valentino Rossi. Il nove volte campione del mondo è sempre andato forte su questa pista. In quella che considera la sua gara di casa, il “Dottore” ha vinto due volte in MotoGP (nel 2008 e nel 2009) e negli ultimi tre anni è salito due volte sul podio, secondo nel 2012 (in sella alla Ducati) e terzo nel 2010. E poi questo weekend ci sarà l’esordio nel motomondiale del fratello (da parte di sua mamma) Luca Marini, che correrà come wild card nella classe Moto3. Nonostante il GP di Misano sia il tredicesimo della stagione, Rossi non è ancora riuscito a risolvere i problemi che lo attanagliano da inizio stagione e che lo relegano ad essere l’ultimo dei “fantastici quattro”. Sia lui che Lorenzo aspettano trepidanti la possibilità di utilizzare il nuovo cambio seamless sullo loro M1. Si tratta di una nuova tecnologia, utilizzata dalla Honda già da un paio di stagioni, che azzera i tempi di cambiata e che permette di guadagnare qualche decimo sul giro singolo e assicura una migliore guidabilità della moto in gara. Lo slittamento del debutto della nuova trasmissione è legato anche all’affidabilità, per evitare guasti meccanici e conseguenti ritiri in corsa. Il gap con la Honda dal punto di vista tecnico, comunque, è evidente.
La leadership in campionato di Marquez conferma la superiorità della Casa alata. Nonostante l’infortunio alla spalla sinistra rimediato nella caduta durante il warm up di Silverstone, lo spagnolo è riuscito a battagliare con Lorenzo fino all’ultima curva per il successo in terra inglese. Il rookie della Honda spera di essere quasi al 100% per il weekend di Misano. Proprio per questo, ha deciso di arrivare in Italia un po’ più tardi del solito, in modo da fare fisioterapia il più possibile. Il suo più immediato inseguitore nel Mondiale è il compagno di squadra Dani Pedrosa, lontano 30 punti, che però non vince dal GP di Le Mans. Da lui ci si attende una riscossa, un colpo ad effetto dopo tre podi consecutivi, senza mai riuscire a piazzare la zampata finale.
Misano sarà una corsa fondamentale anche per la Ducati, che in questa pista può contare su un passato favorevole e sulle motivazioni dei piloti italiani. Andrea Dovizioso, Andrea Iannone e Michele Pirro (che sostituisce l’infortunato Ben Spies) proveranno a dare un segnale di miglioramento, sfruttando gli ultimi test effettuati con la Desmosedici sul circuito intitolato al Sic. Qualche vantaggio in più, seppur minimo, lo dovrebbero avere.