E’ uno scenario tutto nero quello del mercato auto nel 2012. Un anno buio, perché non si vendevano così poche auto dal 1979, 33 anni. Complice la crisi economica, il caro benzina, la pressione fiscale per le famiglie. Chi si è salvato, in parte, è stato il Gruppo Fiat, che è riuscito a fare meglio del mercato auto, sceso del 19,9%, e ha aumentato la quota di 0,2 punti percentuali attestandosi al 29,6%. Ma vediamo nello specifico il tonfo del mercato. Nel periodo gennaio-dicembre 2012 la Motorizzazione ha immatricolato 1.402.089 autovetture, con una variazione di -19,87% rispetto al periodo gennaio-dicembre 2011, durante il quale ne furono immatricolate 1.749.739. La comunicazione ufficiale è arrivata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Secondo il Centro Studi Promotor il consuntivo del 2012 riporta il mercato auto italiano indietro di ben 33 anni, cioè sui livelli del 1979 quando le immatricolazioni furono 1.397.039. Nel 2012 ci sono stati 4.125.266 passaggi di proprietà di auto usate, con una differenza di -9,75% rispetto a gennaio-dicembre 2011, durante il quale ce ne furono 4.571.182. A dicembre, la Motorizzazione ha immatricolato 86.735 auto, con una differenza di -22,51% rispetto allo stesso mese del 2011, durante il quale ne furono registrate 111.928 (nel mese di novembre 2012 sono state invece immatricolate 106.918 autovetture, con una variazione di -19,78% rispetto a novembre 2011, durante il quale ne furono immatricolate 133.283). Nello stesso periodo di dicembre 2012 ci sono stati 324.531 passaggi di proprietà di auto usate, con una differenza di -16,08% rispetto a dicembre 2011, durante il quale ne furono registrati 386.710 (nel mese di novembre 2012 sono stati invece registrati 374.122 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -4,27% rispetto a novembre 2011, durante il quale ne furono registrati 390.822). Nel mese di dicembre 2012 il complesso delle vendite (411.266 auto) ha quindi interessato per il 21,09% auto nuove e per il 78,91% auto usate.