Di colore nero Nemesis, è destinata al mercato americano. Dalla linea di assemblaggio di Sant’Agata Bolognese è uscito l’esemplare della Lamborghini Aventador LP 700-4 con il numero di telaio 2.000. Un traguardo notevole, tagliato dopo poco più di due anni dal debutto. A guidare lo storico esemplare sarà un dirigente statunitense del colosso delle telecomunicazioni AT&T, già proprietario di una Gallardo LP 550-2 Spyder. L’Aventador LP 700-4 sta bruciando le tappe rispetto alla sua antenata, la Murciélago. Il modello di punta precedente, arrivato sul mercato nel 2001, ha raggiunto quota 2.000 dopo quattro anni e mezzo, nel marzo 2006. E le prospettive sono incoraggianti. Attualmente, la produzione va avanti al ritmo di quasi cinque vetture al giorno.
Per quanto riguarda gli ordini, bisogna aspettare più di una anno per avere la supercar di Sant’Agata Bolognese, sia nella versione roadster (presentata quest’anno) che in quella coupé. Le prenotazioni hanno già superato le aspettative del marchio. Per celebrare i 50 anni di storia, la Casa del Toro (fondata nel 1963) ha realizzato una serie limitata del fortunato modello: la Lamborghini Aventador LP 720-4 50° Anniversario. Nel mondo ne circoleranno solo 100. I tecnici hanno lavorato soprattutto sull’incremento delle prestazioni, ottimizzando l’efficienza aerodinamica. Il propulsore 6.5 litri 12 cilindri aspirato, abbinato alla trazione integrale permanente e al cambio robotizzato ISR, eroga 20 CV in più rispetto all’unità precedente, arrivando a 720 CV complessivi. La Lamborghini Aventador LP 720-4 50° Anniversario scatta da 0 a 100 hm/h in 2,9 secondi e raggiunge una velocità massima di 350 km/h. I festeggiamenti in occasione dei 50 anni di Lamborghini, però, non riguardano solo la LP 720-4 50° Anniversario, ma anche gli altri modelli. Tutte le Lamborghini costruite quest’anno, infatti, mostreranno una targhetta con il logo del cinquantenario. Ma non è tutto. La Lamborghini ha voluto fare le cose in grande per questo storico compleanno, organizzando il più imponente raduno di sempre nella storia del marchio. Un tour di 1.200 chilometri, da Milano a Sant’Agata Bolognese passando per Roma, che ha visto protagoniste 350 Lamborghini, sia storiche che moderne, provenienti da tutto il mondo. Un serpentone di quattro chilometri ha attraversato mezza Italia per poi trovare ristoro lì dove ogni vettura partecipante ha messo per la prima volta le ruote a terra: Sant’Agata Bolognese.