Una film contro gli incidenti stradali. Un modo per attirare i giovani al cinema e promuovere la sicurezza su strada. Il progetto si chiama “Young Europe” e riguarda tutti i paesi europei. L’idea è venuta anche a seguito dei nuovi, sconvolgenti dati sui morti causati dagli incidenti stradali, sempre più in aumento. Secondo le ultime rivelazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, infatti, gli incidenti sono la prima causa di morte per i giovani, sia in Italia, sia in Europa.
La colpa, come sempre, è di alcol, droga e alta velocità. Quest’ultima, per esempio, è la maggior causa di mortalità, più della criminalità. Questo fa capire quanto sia importante fare educazione stradale, ma anche educare alla legalità. Non solo. Dati terribili derivano anche da studi mondiali secondo i quali gli incidenti stradali fatto 1,24 milioni di morti sono nel 2010. Quasi il 60% dei decessi ha riguardato la fascia d’età tra i 15 e i 44 anni. Anche a seguito di questi dati è nata l’idea del progetto “Young Europe“, il lungometraggio voluto da Matteo Vicino (finanziato dalla Commissione europea) e realizzato dalla polizia Stradale. La prima del film è stata proiettata al cinema Odeon di Genova. Hanno partecipato soprattutto giovani studenti, principale obiettivo della campagna: “Il nostro progetto ha coinvolto diverse scuole per sensibilizzarle alla legalità stradale – ha spiegato Alessandra Bucci, dirigente della polizia Stradale di Genova”. In realtà si tratta di un film adatto e rivolto a tutti, giovani ma anche adulti. Hanno spiegato gli autori: “L’incidente stradale è il filo conduttore di queste tre storie, ma il film tratta della tematica giovanile a tutto tondo. Ecco perché offre spunti di riflessione per tutti”. Il problema, secondo un recente documento che riguarda 28 Paesi, è che solo il 7% della popolazione mondiale, può contare su una legislazione sulla sicurezza stradale completa, che guarda in maniera corretta ai principali fattori di morte in strada: la guida in stato di ebbrezza, l’eccesso di velocità, il mancato uso del casco per i motociclisti, delle cinture di sicurezza e dei dispositivi di ritenuta per i bambini. Dunque, la questione riguarda la legalità, riguarda le campagne di sensibilizzazione, ma riguarda anche nuovi modelli legislativi, nuove norme sulla sicurezza stradale.