Incidenti del sabato sera: “Se bevo non guido”. Il nuovo progetto è stato realizzato dalla Fondazione Ania per la sicurezza stradale
Dal 2004 “Guido con Prudenza” ha salvato molte vite umane e ha ridotto le stragi del sabato sera. La manifestazione iniziata appunto otto anni fa, si ripete in questa estate 2012. “Se bevo non guido, se guido non bevo”, è il motto. Basta dunque organizzarsi, decidere a turno chi degli amici si impegna a evitare l’alcol per riportare a casa in tutta sicurezza il resto della comitiva. La volta successiva toccherà ad un altro del gruppo e così via. Il progetto è realizzato ancora una volta dalla Fondazione Ania per la sicurezza Stradale in collaborazione con la Polizia Stradale e con l’Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo Silb-Fipe.
Durerà per tutti i week-end estivi, quelli a maggiore rischio di incidenti stradali dovuti all’abuso di alcol e droghe. Quattro le zone d’Italia interessate: la riviera romagnola (Rimini, Riccione), la Versilia, il litorale laziale (Latina, Ostia, Terracina) e il litorale pugliese (Lecce, Taranto). Ma rispetto agli altri anni ci sono diverse novità nel progetto. Già, perché mentre fino al 2011 veniva presa di mira la fascia di età under 30, ci si è resi conto che a causare le stragi del sabato sera sono anche i più grandi. Dunque le attività nelle discoteche avranno l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dell’importanza di una guida sobria anche nella fascia d’età tra i 35 e i 50 anni. Nei punti “Guida con prudenza” saranno distribuiti alcol test monouso in modo che tutti i ragazzi possano valutare il proprio stato alcolemico e capire chi può essere il Bob della serata, ossia colui che può riportare gli altri a casa. La Polizia Stradale intanto intensificherà i controlli sulle principali strade nei pressi dei locali e, se i ragazzi fermati risulteranno sobri, riceveranno ingressi gratuiti nelle discoteche per le settimane successive.
I numeri delle stragi, nonostante gli sforzi, fanno ancora paura: l’alcol e la droga sono tra le cause principali di morti sulle strade italiane. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, gli incidenti provocati da conducenti in stato psicofisico alterato corrispondono al 30% del totale dei sinistri. I mesi più critici sono ovviamente quelli estivi, luglio e agosto. Solo nel 2010 gli incidenti hanno causato 4.090 decessi e ancora oggi costituiscono la prima causa di morte per i giovani. Basti pensare che sulle nostre strade sono morti 1.100 ragazzi che avevano meno di 30 anni, 893 dei quali avevano un’età compresa tra i 18 e i 29 anni e il 44,8% di queste vittime – 400 persone – ha perso la vita di notte, tra le 22 e le 6 del mattino (Fonte ACI-Istat). Un invito quindi per l’estate 2012 a guidare con prudenza, con la testa, evitando di mettersi al volante sotto effetto di sostanze che alterano la percezione dei propri sensi. Nell’augurarvi una piacevole estate vi invitiamo a leggere il nostro decalogo per viaggiare sicuri, con alcune norme da seguire prima di mettersi in viaggio.